Gela. Non sono il calcio maggiore soffre la crisi di questi ultimi anni.
Anche la Pro Gela, dopo 33 anni, potrebbe ammainare bandiera. O quantomeno lasciare Gela. Lo ha annunciato il presidente Antonio Caglià. “In questa città nessuno vuole investire nello sport – scrive – le istituzioni pubbliche sono assenti, nessun aiuto viene dato a chi si occupa di togliere decine di ragazzi dalla strada e portarli in una palestra.
Abbiamo, per tempo, lanciato un grido di allarme, quella che 5/6 anni fa era la capitale dello sport siciliano, stagione dopo stagione ha perso i pezzi più importanti partecipanti ai campionati più prestigiosi, il calcio (purtroppo forse di nuovo) il volley, il basket ora, visto che nessuno ci viene incontro, dopo 33 anni anche il calcio a 5”.
Caglià conferma che il titolo di C1 interessa tre società di fuori, con un club del ragusano particolarmente interessato, ma anche del catanese e della stessa provincia nissena.
“Con la riforma dei campionati che partirà proprio dalla prossima stagione il sogno, coltivato da oltre tre decenni, di poter essere promossi in serie B si era avvicinato moltissimo – dice amaramente Caglià – Quello di oggi è l’ultimo appello possibile affinchè la città non perda l’ultima storica società sportiva, non vi è molto tempo solo una settimana per decidere.