"Amministrazione già fatto più di altre", Di Paola: "Governo regionale assente, M5s? Nessun problema in giunta"
Un anno fa, il vicepresidente Ars ratificò politicamente la scelta ricaduta sul civico Di Stefano e non ha mai messo in discussione quel passaggio determinante
Gela. Il bilancio stabilmente riequilibrato che si avvia in direzione del sì dell'assise civica, dopo quello della giunta, l'elezione del sindaco Terenziano Di Stefano alla presidenza dell'Ati idrico ma anche i cantieri in corso e una programmazione che inizia a corrispondere a quella delle intenzioni elettorali, sono tutti fattori che man mano definiscono i contenuti dell'azione amministrativa del sindaco Di Stefano e dei suoi alleati. Tra i sostenitori più convinti, non manca di certo il parlamentare Ars Nuccio Di Paola, che un anno fa ratificò politicamente la scelta ricaduta sul civico Di Stefano e non ha mai messo in discussione quel passaggio determinante. “Le difficoltà che si affrontano sono sotto gli occhi di tutti – dice proprio Di Paola – c'è un municipio con pochissimo personale e i vincoli imposti dal dissesto sono stringenti. Nonostante queste situazioni complesse, in un anno e mezzo, circa, questa amministrazione ha fatto ciò che altre non sono riuscite a mettere insieme in quattro o cinque anni. Tutto questo non bisogna dimenticarlo. Il bilancio stabilmente riequilibrato non era un obiettivo scontato, così come l'avvio di tutti i cantieri o l'apertura di Macchitella Lab. L'elezione del sindaco alla guida dell'Ati idrico? Penso che sia il risultato del lavoro fatto. Per quanto concerne questi servizi essenziali, preferisco che la politica abbia un ruolo non decisivo ma che venga premiato il lavoro che si fa per le comunità”. Di Paola, ancora una volta, traccia un'immagine di una città, troppo spesso trascurata dalla Regione, se non addirittura messa da parte. “Il governo Schifani praticamente non conosce la nostra città – aggiunge – nelle variazioni di bilancio che sono passate solo grazie a noi, non c'è nulla per Gela. Viene confermato che senza mie iniziative, la città viene dimenticata. Proverò, come ho sempre fatto, a dare risorse, magari con la prossima legge finanziaria. Ma sia chiaro anche il fondo da trecentomila euro, servito per il rilancio turistico, è stato concentrato sulla programmazione e sullo sviluppo. Io non ho mai finanziato singoli eventi ma programmazioni, come sul turismo o sugli impianti sportivi, non a caso oggi lo stadio “Presti” ha un'illuminazione completamente riattivata. Spero che anche altri parlamentari si impegnino per la città e non solo”. Con il dissesto, avere stanziamenti che possano pervenire dalla Regione diventa fondamentale per l'amministrazione comunale, vicina all'approvazione di un bilancio stabilmente riequilibrato che però sarà una tappa nel processo più ampio di superamento della crisi finanziaria. A circa due mesi dalla fine dell'anno, in attesa di capire se l'opposizione all'Ars potrà riuscire nell'intento di riconoscere fondi alla città, al netto delle decisioni della maggioranza del presidente Schifani, Di Paola non nega che questo periodo potrà traghettare lungo le acque di successivi ragionamenti politici. “E' giusto che sia il sindaco a decidere – precisa – per l'amministrazione è un periodo molto importante, con tante priorità per la città e per la stabilità finanziaria. Il sindaco prenderà le decisioni che reputerà più adatte. E' innegabile che già dal prossimo anno inizierà a farsi sentire la spinta delle regionali, che per i partiti indurrà a strategie precise”. Il vicepresidente Ars e coordinatore regionale M5s, fin dall'inizio, ha creduto nell'intuizione di un “modello Gela”, che poggia su basi progressiste ma è tinto di civismo e di supporti, pure centristi. Non pare intenzionato a rivedere lo schema, almeno nella sua concezione originaria, e non ha mai negato aperture verso partiti e movimenti che si rivedano in questa prospettiva. Non sembra troppo preoccupato dai numeri fatti registrare dal partito in giro per l'Italia, da ultimo alle regionali toscane. “Il Movimento cinquestelle, tradizionalmente, ha le percentuali maggiori in regioni come la Sicilia, la Campania, la Sardegna e la Puglia – dice inoltre – i numeri che ci danno a livello nazionale, sono il risultato, in gran parte, delle percentuali che facciamo registrare, ad esempio in Sicilia. Sono molto fiducioso. In Toscana, non abbiamo mai avuto numeri così diversi da quelli che abbiamo ottenuto alle urne. Stiamo attraversando una fase di cambiamento, nei territori”. Infine, l'esponente M5s, ancora una volta, non gira per nulla le spalle alla realtà civica, che è componente di peso nel “modello Gela”, né dà troppo rilievo alle voci di un Movimento cinquestelle sovradimensionato in giunta e non solo. “I civici – conclude – hanno tutte le possibilità per stare nel tavolo regionale dell'alternativa al governo Schifani. Continuano a strutturarsi e per noi è un valore aggiunto. M5s sovrabbondante in giunta? Onestamente, io ho sette assessori e mi riconosco nel loro lavoro. Non penso che ci sia un problema di rappresentanza del Movimento cinquestelle”.
In foto il parlamentare Ars Nuccio Di Paola
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