"Ambiguità? Non siamo un'anomalia, sta diventando un disco rotto", Caci: "Qualcuno cerca di collocarsi"

Caci non sembra preoccupato da possibili riflessioni interne al governo cittadino e richiama quanto fatto. Il sindaco Di Stefano pare dell'idea di poter costruire un'alleanza allargata, senza rinunciare a colori come quelli autonomisti

27 ottobre 2025 21:16
"Ambiguità? Non siamo un'anomalia, sta diventando un disco rotto", Caci: "Qualcuno cerca di collocarsi" -
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Gela. Con il bilancio stabilmente riequilibrato ormai alle porte, in attesa del parere dei revisori dei conti, è evidente che qualche approfondimento di strategia politica arriverà a breve, soprattutto se il capitolo finanziario verrà chiuso entro novembre. Il sindaco Terenziano Di Stefano, nel fine settimana appena concluso, ha rilanciato una sorta di agorà, invitando tutte le forze progressiste, civiche e non solo, a sedersi intorno a un tavolo, in una prospettiva localistica ma anche regionale. Il “modello Gela”, salvo sorprese, pare indirizzato a un dialogo ancora più fitto con entità come “Progressisti e rinnovatori” e Italia Viva, attualmente all'opposizione, ma già nell'alternativa di centrosinistra, in un quadro regionale. Fuori dalla maggioranza, tra le forze che si pongono in questo percorso di allargamento, c'è chi ritiene che si possa andare avanti ma senza “ambiguità”. Lo ha ripetuto più volte il leader di “PeR” Miguel Donegani e sembrano convinti di ciò altri esponenti di sinistra. Non si rivedono in una coalizione che schiera gruppi, in Regione, al fianco del governo Schifani: tra tutte, l'Mpa e “Sud chiama nord”. Gli autonomisti appaiono piuttosto adusi a sopportare le diffidenze altrui, pure quelle degli alleati. “Noi un'anomalia? Magari, qualche tempo fa, avrei avuto una reazione differente ma oggi non mi interessa creare polemiche che si trasformano in un disco rotto. In un anno e mezzo di presenza nel governo cittadino – dice il referente territoriale autonomista Rosario Caci – abbiamo dimostrato a più riprese non solo di sostenere questa amministrazione comunale ma soprattutto di essere in grado di costruire canali con la Regione. Probabilmente, queste presunte ambiguità vengono segnalate da chi cerca di ritagliarsi uno spazio e di collocarsi. Non sono questioni che ci riguardano. Con il sindaco, il rapporto è consolidato e c'è fiducia reciproca. E' vero, ci sono stati momenti difficili, come nel post elezioni provinciali, ma non ci siamo mai sottratti ai nostri doveri amministrativi né ci siamo tirati indietro quando si è trattato di lavorare per la città”. Dai temi che riguardano il ciclo rifiuti, con il punto di contatto stabile che li lega all'assessore regionale Francesco Colianni, e fino ai servizi sociali a Palazzo di Città (attraverso l'assessore Valeria Caci), i lombardiani dell'Mpa (confluiti in “Grande Sicilia”), in questi mesi, sono riusciti pure a fissare la loro bandiera in consiglio comunale, attraverso Lucia Lupo, che ha lasciato il Movimento cinquestelle per aderire alla loro causa. Su questi capitoli, il gruppo prosegue il proprio impegno. Caci non pare preoccupato da possibili riflessioni interne al governo cittadino. “Quando il sindaco deciderà di confrontarsi con la maggioranza, noi ci saremo – conclude – fino a oggi, abbiamo sempre dimostrato di essere interlocutori seri. Non vedo nessuno tra gli alleati che metta in discussione il nostro ruolo, del resto sarebbe poco consono, visto che non si possono fondare accordi politici solo sulla base delle convenienze del momento. Un anno fa, abbiamo fatto una scelta, sostenendo il sindaco, e la confermiamo anche oggi”. Gli esponenti Mpa, nonostante la loro collocazione di governo in Regione e in Provincia, non hanno partecipato al tavolo cittadino di centrodestra che si è tenuto due settimane fa, primo passo verso una riunificazione delle varie anime di quell'area politica. Un'altra decisione che rafforza l'intesa con Di Stefano, che pare dell'idea di poter costruire un'alleanza allargata, senza rinunciare a colori come quelli autonomisti.

In foto l'esponente Mpa Rosario Caci

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