Alunna disabile senza assistenza, Tar accoglie ricorso genitori ma servizio ancora al palo
Per l'alunna, manca ancora il supporto previsto dal Pei
Gela. Il giudice della sezione civile del tribunale, due anni fa, si era già espresso in favore delle richieste avanzate nell'interesse di un'alunna con disabilità grave. Come fatto rilevare dai genitori, attraverso il loro legale, alla bambina non erano state garantite le quindici ore settimanali di assistenza per l'autonomia e la comunicazione, in capo al Comune. In municipio, però, nonostante la decisione giudiziaria, non si è ancora provveduto e così i genitori dell'alunna, che frequenta una scuola in città, si sono rivolti al Tar Palermo, con ricorso per ottemperanza. Pure in sede amministrativa, è stato accertato che l'ente comunale non ha ancora provveduto. A luglio, quando sono state pubblicate le motivazioni, i magistrati palermitani hanno indicato un termine di trenta giorni, imposto al Comune (che non si è costituito in giudizio), per mettersi in regola. A oggi, non c'è stato alcun intervento di assistenza e il servizio non è partito. Il Tar, sempre attraverso la decisione sull'ottemperanza, ha nominato un commissario ad acta, al fine di dare piena esecuzione al giudicato. Si sarebbe dovuto provvedere, con il servizio di assistenza per quindici ore settimanali, entro l'avvio dell'anno scolastico in corso. Per l'alunna, manca ancora il supporto previsto dal Pei.
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