Gela. Mentre la politica locale, ma non solo, pontifica di maxi progetti per il mega porto e di masterplan che praticamente nessuno ha mai visto, alla Regione mancano i soldi pure per gli interventi di base. Il comandante della capitaneria di porto Roberto Carbonara è stato costretto a firmare un’ordinanza con la quale impone la massima attenzione per muoversi lungo le banchine del porto rifugio. Manca l’illuminazione sia nella zona della banchina di levante sia in quella sud. Addirittura, le due torri faro della banchina nord sono con illuminazione “parzialmente funzionante”. Il comandante ha inviato negli scorsi giorni una dettagliata relazione all’assessorato infrastrutture, proprio per chiedere interventi di messa in sicurezza e ripristino del sistema elettrico.
Per tutta risposta da Palermo hanno fatto sapere di non avere fondi a disposizione. “Esaurito lo stanziamento assegnato al corrispettivo capitolo di bilancio”, così hanno spiegato. Insomma, mancano i soldi pure per gli impianti di illuminazione in un porto rifugio eternamente insabbiato e quasi del tutto inutilizzabile.
E cosa vi aspettavate! e’ 40 anni che dura questa commedia , trasferitevi a Licata come hanno fatto tanti altri operai si sono trasferiti in altri siti ENI.
La regressione non la fermera’ nessuno, buona fortuna
Veramente indignato per tutto questo, nessun sigla politica si impegna per dare una mano alla città di Gela queste domande me li sono poste tants volte. Durante la campagna elettorale il sig Mancuso ci aveva promesso che intanto doveva aprire una sede a Gela poi si doveva fare in quattro per Gela perché è una Potenza è un punto strategico per tante cose. Io nn ho visto ne farsi in quattro e nemmeno una porta aperta cn una insegna del partito.