Gela. Probabilmente, sarà una prima vera verifica, anche alla luce delle aspre polemiche che stanno montando, dopo l’esposto presentato in procura. Il centrodestra, che attende l’esito del ricorso al Tar, cerca di rafforzare gli argini politici. In queste ore, è in programma un mini vertice. I partiti che alle amministrative hanno sostenuto il leghista Giuseppe Spata, poi battuto al ballottaggio dal sindaco Lucio Greco, vogliono contarsi e stilare una “mappa” delle prossime mosse. C’è la loro firma sul ricorso presentato al Tar Palermo per ottenere l’annullamento dell’esito elettorale e pare non si siano opposti alla presentazione dell’esposto che il consigliere Spata ha depositato lunedì in procura, sollevando non pochi sospetti su documenti che Greco e i suoi produrranno nel corso del giudizio amministrativo al Tar palermitano. Già da alcuni giorni, ci sarebbero stati contatti tra alleati e oggi si dovrebbero vedere, tutti intorno allo stesso tavolo. Leghisti, esponenti di Fratelli d’Italia, il gruppo di “Avanti Gela” e probabilmente anche una delegazione centrista, valuteranno il da farsi e forse metteranno sul tavolo anche qualche idea “programmatica”. Della truppa di centrodestra, a differenza di quanto accaduto alle amministrative, non dovrebbe far parte l’Udc. I vertici provinciali e regionali del partito hanno preso le distanze da Spata e dall’esposto in procura e non hanno mai aderito al ricorso al Tar.
Il consigliere comunale Udc Salvatore Incardona ha spiegato pubblicamente di non riconoscere Spata come leader dell’opposizione e, di conseguenza, di un’alleanza di centrodestra che ha puntato sul salviniano durante la corsa elettorale. Lo scontro tra gli “arcobaleno” di Greco e la coalizione di centrodestra, in queste ultime settimane, è quasi senza quartiere e rischia di toccare aspetti che con la politica c’entrano poco.