Alta tensione in Fi, Bartolozzi con Federico: “Qualcuno vuole spingerlo fuori dal centrodestra”

Gela. Domani, per la prima volta dopo la sfiducia dello scorso settembre, i partiti di centrodestra cercheranno di gettare le basi per un’alleanza che non è affatto scontata. L’obiettivo è andare insieme alle urne, ma la diffidenza interna non manca. Le mosse di alcuni potenziali candidati non sono piaciute a diversi invitati al tavolo. Che ci siano fibrillazioni nei gruppi che dovrebbero guidare la carovana non è una novità. Il forzista Pino Federico ha fatto cadere il velo, chiedendo che si faccia chiarezza anche sui rapporti di forza all’interno di un gruppone ancora poco compatto. L’ex deputato regionale non ha neppure escluso che, a mali estremi, lui e i suoi sostenitori possano guardare oltre i confini del centrodestra. “Sono assolutamente d’accordo con le affermazioni di Federico – dice il deputato nazionale Giusi Bartolozzi che in città è vicina ad uno dei gruppi forzisti – la questione non è che Federico voglia andare via dal centrodestra. Credo, invece, che sia lo stesso centrodestra, con questi metodi, a spingerlo fuori. Anche le modalità di convocazione del tavolo non mi sono piaciute. Se il centrodestra intende isolare Federico e gli esponenti forzisti a lui vicini, allora rischia veramente di lasciare la città di nuovo in mano ai cinquestelle”. Bartolozzi fa proprie le rivendicazioni politiche che ieri sono arrivate da Federico. L’ex deputato, fino a qualche ora fa, non aveva ricevuto alcuna convocazione. Dopo la sfuriata, sono partite le telefonate. “A Pino Federico ma anche ad Emanuele Maniscalco – aggiunge ancora – Forza Italia deve molto. I risultati ottenuti alle regionali e alle nazionali sono anche merito loro. Per questo motivo farò di tutto per evitare che possano optare per altre soluzioni. Sono esponenti che devono far parte a pieno titolo della coalizione”.