Alloggi Iacp, definita graduatoria: Chiesa pentecostale al prefetto, "disabile rischia lo sgombero"
In totale, sono 58 le istanze ammesse in graduatoria e 37 quelle escluse, per carenza documentale o perché i richiedenti risultano occupanti abusivi

Gela. Sono novantacinque le istanze vagliate dagli uffici dello Iacp e da quelli comunali per stilare la graduatoria degli aventi diritto a un alloggio popolare, negli immobili in città. Il provvedimento dell'ufficio casa del Comune è stato rilasciato e approva, per ora in via provvisoria, la graduatoria generale, sulla base del bando pubblicato lo scorso anno. In totale, sono 58 le istanze ammesse in graduatoria e 37 quelle escluse, per carenza documentale o perché i richiedenti risultano occupanti abusivi. Da sempre, si tratta di vicende molto delicate e complesse, vista l'esigenza di assicurare il diritto alla casa. Un diritto che per i responsabili della Chiesa cristiana evangelica pentecostale, del pastore Angelo Gabriele D'Alessandro, rischia di essere sottratto a un trentasettenne, che da sempre vive in uno degli alloggi Iacp di via Focide. Si trova ad affrontare una condizione difficile, dovuta alla disabilità intellettiva e a una forma depressiva che lo ha colto. In quell'immobile è nato e continua ad abitare, subentrato ai genitori. Già lo scorso anno, lo Iacp avviò iniziative per lo sgombero. Il pastore D'Alessandro ha scritto alle autorità e ora alla prefettura di Caltanissetta. Spiega infatti che senza quell'alloggio il trentasettenne verrebbe messo in strada, non avendo altre sistemazioni. C'è stato il riconoscimento di una pensione di invalidità, dopo che la Chiesa cristiana evangelica pentecostale ha iniziato a porre la sua vicenda alle istituzioni. Con quello che percepisce potrebbe versare un affitto allo Iacp, man mano regolarizzando la posizione. “La legge non dovrebbe tutelare i soggetti più deboli?”, si legge nella nota inviata alla prefettura di Caltanissetta, inoltrata dal pastore D'Alessandro.