Gela. Espropri, concessioni edilizie e prezzi di prima cessione degli appartamenti. I piani d’edilizia economica e popolare finiscono al centro di una serie di verifiche già avviate dai funzionari di Palazzo di Città.
Gli accertamenti sono stati avviati negli ultimi giorni dai tecnici del settore urbanistica. I piani edilizi Peep sono finiti nel mirino di critiche e dubbi soprattutto a seguito delle centinaia di debiti fuori bilancio scattati a seguito di procedure d’esproprio costate milioni di euro alle casse dell’ente comunale.
Tutte le procedure hanno rispettato i parametri dettati non solo dalle legge ma anche dalla regione che ha finanziato tanti piani costruttivi d’edilizia economica e popolare in città? Le verifiche riguardano anche i prezzi di prima cessione delle abitazioni costruite nei complessi edilizi sorti negli ultimi anni. Numeri fissati per legge ma che, almeno in città, non hanno sempre rispettato la destinazione economica e popolare degli immobili.
Negli ultimi giorni, la richiesta di verifica è arrivata, per l’ennesima volta, dai banchi del consiglio comunale. In questo caso, si è spinto sul tasto delle rivalse, ovvero del recupero dei crediti che l’ente comunale vanterebbe nei confronti delle cooperative edilizie per le somme già versate a titolo d’esproprio e mai recuperate dai funzionari di Palazzo di Città. Il confine tra complessi edilizi economici e popolari e appartamenti d’elite, almeno in città, è decisamente labile.
