Gela. In città, attività didattica sospesa del tutto, fino al prossimo 19 gennaio, per il “sistema di educazione e di istruzione da 0 a 6 anni”. Niente lezioni in presenza, inoltre, in tutte le scuole di ogni ordine e grado (sempre fino al prossimo 19 gennaio), ma “demandando ai singoli dirigenti scolastici di disporre, ovvero alla competente Autorità scolastica, nell’ambito delle loro rispettive competenze, la Dad per tutto il periodo di vigenza della presente ordinanza”. Così scrive il sindaco Lucio Greco nell’ordinanza, che di fatto blocca il rientro a scuola, che con dati del contagio Covid ancora allarmanti era ritenuta una soluzione impraticabile, anche dai dirigenti scolastici. A maggior ragione, la dichiarazione di zona arancione ha reso ancora più necessaria la valutazione. Da Asp, per ora, non è arrivato il parere tecnico-scientifico, per attestare la situazione generale, in città.
Il sindaco Lucio Greco ha però sottoscritto l’appello di Anci e dei primi cittadini della provincia, firmando l’ordinanza per ragioni di tutela della salute pubblica. Ha avuto incontri e interlocuzioni con i dirigenti scolastici, l’Asp e le autorità preposte, e nell’ordinanza indica un “alto numero di alunni (con tasso di infezione pari al 10 % rispetto al numero complessivo degli iscritti) e di personale docente (con tassi di infezione superiori al 5%) risultati affetti da Covid 19, da cui anche l’impossibilità di assicurare la presenza in aula degli stessi docenti”.
NON È più una frase fatta …PREVENIRE E MEGLIO DI CURARE. .. SEVERITÀ ..