Gela. Reduce da un incontro palermitano dell’area dem che sostiene Nicola Zingaretti alla segreteria nazionale del partito, Peppe Di Cristina sembra ormai proiettato verso i prossimi mesi, quelli che porteranno alle amministrative anticipate. Il segretario cittadino dem ha già fissato un primo spartiacque. Entro gennaio vuole rendere pubblici lista e programma. “Siamo già a buon punto – dice – e credo che il dialogo con eventuali alleati si possa condurre meglio avendo una lista definita e punti programmatici chiari. Il candidato a sindaco? Quello verrà dopo”. Di Cristina non lo conferma ma la lista può già contare su più di dieci candidati che a breve potrebbero arrivare almeno a venti. Il segretario starebbe selezionando profili che possano assicurare un sicuro riscontro elettorale. I dem vogliono mettere sul tavolo degli eventuali alleati un cospicuo numero di voti (almeno potenziali). Che ci possano essere candidati con un peso elettorale non indifferente nessuno lo esclude, data la tradizione del Pd almeno in città. Lo scoglio vero e proprio però saranno le alleanze. Da mesi, Di Cristina e il suo entourage politico sono convinti della necessità di rompere lo schema tradizionale, cercando intese che vadano oltre i soli confini di un centrosinistra cittadino che rischia di passare per moribondo politico. Del resto, segnali di questo tipo arrivano da Palermo e da Roma. “Noi stiamo lavorando sul programma – spiega il dem – e se ci sono gruppi o partiti che vorranno condividere la battaglia per dare a Gela gli altri quaranta milioni della zona franca della legalità e finanziare ulteriormente l’accordo di programma, è chiaro che saranno nostri alleati. Così come saranno nostri alleati quelli che vorranno una città più sicura, prevedendo un maggior impiegato della polizia municipale. Il nostro perimetro sono le idee. Allo stesso tempo, posso già confermare che non saremo mai interessati ad alleanze con chi è stato in giunta con l’ex sindaco Domenico Messinese oppure l’ha sostenuta né ci interessano alleanze con le forze sovraniste e mi riferisco a Lega e Movimento cinquestelle”.
Nonostante il tentativo di giocare a carte coperte, negli ambienti palermitani dem Di Cristina viene visto come uno dei possibili volti nuovi da prendere in considerazione dopo l’esito dei congressi. E’ stato tra i primi a mettersi alle spalle la linea ortodossa e a seguire la scia politica di Nicola Zingaretti. In vista dei congressi, conferma che continuerà ad avere un ruolo nel partito locale, almeno fino alle urne del prossimo anno. “La segreteria cittadina? Non sono uno innamorato dei posti – conclude – penso che il congresso debba comunque essere svolto, nonostante le amministrative che si terranno con due anni di anticipo”. Lista e programma entro gennaio e poi forse l’ufficializzazione di alleanze che potrebbero sparigliare il campo politico, aprendo un precedente da esportare in altri territori. Gli ultimi risultati non sono favorevoli ma i democratici vogliono giocarsi tutte le fiches sul numero giusto, quello per rientrare in municipio.