Gela. Dovrebbero essere questi i giorni della “sintesi” tra le fila dell’agorà, che in quest’ultimo frangente più di qualche riflessione politica la sta facendo maturare. Una condivisione piena, di posizionamento ma anche di perimetro, non c’è ancora. I potenziali candidati a sindaco rimangono i cinque della rosa ormai definitiva, Miguel Donegani, Terenziano Di Stefano, Piero Lo Nigro, Nuccio Vacca e Filippo Franzone. Ieri sera, il coordinatore regionale M5s Nuccio Di Paola ha voluto mettere tutti intorno ad un tavolo, questa volta per una cena informale. Tra i candidati, mancava solo Donegani. Il gruppo dell’ex parlamentare Ars, che può contare su “Progressisti e rinnovatori”, Sinistra italiana e sulla lista “#2029”, vorrebbe un radicamento ulteriore di centrosinistra senza condividere le sorti con chi ha sostenuto il sindaco Lucio Greco. Al contempo, i renziani di Italia Viva, pure loro nel contesto dell’agorà e tra i pezzi del tavolo dei moderati, hanno optato per una prospettiva ampia, senza necessariamente un “matrimonio” politico con i potenziali alleati. Domani, è prevista una nuova tappa, questa volta decisamente poco informale. Le anime dell’agorà tornano a confrontarsi. “Io sono per unire – dice Di Paola che da due mesi ha avviato un percorso per saldare l’alleanza e passare alla scelta del candidato a sindaco e della squadra che lo sosterrà – stiamo lavorando ad un’alleanza di prospettiva che però non è contro qualcuno. Spero che questo sia chiaro a tutti. La nostra idea è un’alternativa netta al centrodestra che governa a Roma e a Palermo”. L’esponente M5s sembra comunque sicuro che i prossimi giorni saranno quelli del traguardo. “Entro fine febbraio ci sarà la sintesi – aggiunge – spero sia condivisa da tutti ma so anche che potrà esserci chi non la sosterrà. In questa fase, è legittimo che ognuno possa esprimere la propria posizione. L’agorà come una sorta di Greco bis? Lo escludo. Il Movimento cinquestelle non ha mai sostenuto il sindaco. Se dovessimo adottare un criterio da coalizione contro qualcuno, allora parlando appunto della giunta Greco dovremmo costruire una lista solo con il Movimento cinquestelle, dato che quasi tutti hanno sostenuto il sindaco o hanno governato con lui. Ma non è una prospettiva che può essere utile ad una città in grave difficoltà”. Per Di Paola, già da marzo bisogna passare alla presentazione del programma, affidandolo al candidato a sindaco e alla sua squadra. Altri passaggi intermedi non sembrano ammissibili.
“Da quello che mi risulta – aggiunge – non ci sono defezioni tra chi sta partecipando all’agorà, che ha avuto un inizio e avrà una fine. Penso che un ragionamento sviluppato in oltre due mesi possa essere sufficiente. Abbiamo avuto confronti interni con tutti i gruppi che si rivedono in questo contesto. Se qualcuno alla fine dovesse decidere di percorrere altre vie, ne prenderemo atto. Io spero che si potrà continuare compatti per dare un’alternativa di prospettiva alla città. Quello che sto facendo è volto ad una generale pacificazione. La politica locale si è spesso dimostrata fin troppo litigiosa”. Il vicepresidente Ars, inoltre, conferma che ci sarà l’incontro con gli esponenti di Azione, che in settimana hanno lasciato la giunta Greco, non condividendo più il progetto dell’avvocato finalizzato ad un secondo mandato.