Gela. Almeno il venti per cento delle risorse vincolate dalle royalties, per la “valorizzazione dei beni culturali e ambientali” della città. Il riferimento locale dell’associazione “Archeo-Ambiente” Giuseppe Alessi si rivolge al sindaco Di Stefano e lo fa a seguito dell’approvazione, all’Ars, del maxiemendamento che prevede lo “sblocca royalties”. Una parte consistente dei trenta milioni in cassa sarà concentrata sulla copertura del bilancio stabilmente riequilibrato. “Proprio su questo tema – dice Alessi – per evitare interventi a pioggia, “Archeo-Ambiente” ha presentato all’amministrazione comunale, in novembre, un progetto organico gratuito in quanto ritiene opportuno sfruttare tutte le potenzialità esistenti nella nostra città e nell’entroterra. Per essere sintetici, sarebbero da attenzionare l’Acropoli, il nuovo ingresso a est delle Mura greche, i Bagni greci e l’ex Chiesa San Biagio. Da ripristinare, inoltre, la Porta marina con il suo fornice. Da portare alla fruizione la Porta medievale inglobata nel Bastione spagnolo, la Torre ad angolo adiacente al Palazzo ducale”.
Alessi aggiunge che per “l’entroterra, considerata la scarsa accessibilità, sarebbero necessari degli opportuni interventi riguardanti il Maniero Castelluccio, l’ex Diga Grotticelle e l’area della Necropoli catacombale di Grotticelle”.
Ma per tutti questi interventi non sarebbe giusto fare intervenire la sovraintendenza o l’assessorato alla regione preposto,