Alberto Genovese assolto: il tribunale riconosce il consenso e dispone accertamenti per calunnia

Il rapporto contestato non configurerebbe uno stupro, ma sarebbe avvenuto con il consenso della donna coinvolta. I fatti risalgono al 2020.

A cura di Redazione Redazione
29 ottobre 2025 08:27
Alberto Genovese assolto: il tribunale riconosce il consenso e dispone accertamenti per calunnia -
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Il Tribunale di Milano ha assolto l'imprenditore Alberto Genovese dall’accusa di violenza sessuale, al termine di uno dei procedimenti giudiziari ancora aperti a suo carico. Secondo quanto stabilito dai giudici, il rapporto contestato non configurerebbe uno stupro, ma sarebbe avvenuto con il consenso della donna coinvolta.

La ricostruzione dei fatti

I fatti risalgono al 2020. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, in un primo momento la denunciante aveva negato di aver subito costrizioni da parte di Alberto Genovese. Solo in un secondo momento – durante un’intervista televisiva – aveva dichiarato di essere stata drogata e abusata. Tuttavia, per il tribunale, le due versioni risultano inconciliabili: il cambiamento di versione non è stato interpretato come un’evoluzione interiore o una presa di coscienza, ma come parte di una strategia consapevole, potenzialmente finalizzata a ottenere un risarcimento economico.

Gli elementi chiave del giudizio: consenso e uso di sostanze

Dall’esame degli atti, è emerso che la donna avrebbe partecipato volontariamente agli incontri con l’ex manager, mantenendo il proprio consenso anche in situazioni giudicate "più estreme". Inoltre, l’assunzione di sostanze stupefacenti non sarebbe stata forzata: secondo la ricostruzione dei giudici, si sarebbe trattato di una scelta autonoma.

Questi elementi hanno portato il collegio a ritenere infondata l’accusa, concludendo con una piena assoluzione per Alberto Genovese.

Indagini in vista per l’accusa?

Parallelamente all’assoluzione, il tribunale ha deciso di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica per valutare l’apertura di un procedimento per calunnia nei confronti della denunciante. Sarà ora compito degli inquirenti decidere se procedere con nuove indagini.

Un nuovo capitolo in una vicenda giudiziaria complessa

La decisione si inserisce in un quadro giudiziario articolato: l’imprenditore è già stato condannato in via definitiva per altri episodi legati alla violenza sessuale. Tuttavia, questo nuovo pronunciamento rappresenta un passaggio significativo, destinato a suscitare nuove riflessioni nell’opinione pubblica.

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