"Al Pd va data rappresentanza proporzionale al risultato", dem: "Siragusa non è nostra scelta"
I dirigenti del Pd mettono le cose in chiaro, anzitutto in termini di rappresentanza
Gela. I dem iniziano ad abbandonare il tatticismo, anche se fino a oggi non ci sono stati veri e propri momenti di rottura con il resto della coalizione. Le parole di ieri del capogruppo consiliare Gaetano Orlando, che ha spiegato, brevemente, di non essere soddisfatto rispetto al trattamento che “l'amministrazione pone nei confronti del Pd”, hanno aperto un solco. Questa mattina, come abbiamo riportato, il segretario civico Rino Licata ha richiamato i dem a seguire una più ampia condivisione, anche nella prospettiva delle regionali, senza pesare sul lavoro del sindaco. I dirigenti del Pd, però, mettono le cose in chiaro, anzitutto in termini di rappresentanza. “In linea con quanto sempre sostenuto in diverse riunioni di coalizione, così come ribadito nelle recenti dichiarazioni dal capogruppo consiliare Gaetano Orlando, per dare riscontro alla volontà popolare, la rappresentanza nelle istituzioni deve essere proporzionale al consenso ricevuto”, fanno sapere dalla segreteria. Per la prima volta, in maniera univoca, prendono le distanze dalla nomina del manager Ghelas Guido Siragusa, che gli alleati associano al Pd, visti i suoi trascorsi. “L'attuale amministratore della Ghelas è stato designato a fine legislatura scorsa dall'allora sindaco Greco, in quella scelta il Pd non ha influito e non si riconosce, nonostante l'attuale amministratore della partecipata comunale sia un iscritto del Pd”, precisano. I democratici sono convinti che un assetto stabile si potrà trovare, anche se sono tanti i punti da affrontare, anzitutto nel confronto con il sindaco Di Stefano. “Il Pd fin dall'inizio della legislatura ha lavorato con impegno e forte senso di responsabilità a supporto dell'amministrazione comunale, della quella sente onore e onere, come prima forza politica e consiliare della coalizione. Siamo fiduciosi che assieme al sindaco e alle forze politiche di maggioranza si potrano trovare le giuste soluzioni per amministrare la città con impegno e profitto, per il suo migliore sviluppo economico e sociale”, aggiungono. Sono invece gelidi quando si tratta della prospettiva delle regionali, che per i civici deve passare da un accordo complessivo “per candidati comuni”. “Per quanto concerne le elezioni regionali che si svolgeranno tra due anni, non sono in agenda”, concludono i dirigenti dem.
In foto gli esponenti della segreteria del Pd
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