Al liceo Eschilo lo sport come scudo contro la violenza di genere grazie a “Save the woman”
Focus sui giovani e sui casi in aumento
Gela. Iniziano ufficialmente in città gli eventi in occasione della settimana di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Stamattina l’associazione Save The Woman ha voluto accendere i riflettori su un fenomeno purtroppo in costante crescita, soprattutto tra i più giovani attraverso la conferenza “Lo sport come strumento di prevenzione contro la violenza di genere”.
Nell’Aula Magna “Falcone Borsellino” sono stati diversi gli interventi provenienti dal mondo sportivo locale , tutti orientati a un messaggio comune: lo sport può educare al rispetto, alla relazione sana e alla gestione delle emozioni, diventando uno strumento prezioso nella prevenzione della violenza. Ogni intervento ha sottolineato come l’attività sportiva sia un terreno fertile per insegnare valori fondamentali come disciplina, empatia, fair play e autocontrollo. Caratteristiche che, se coltivate sin da piccoli, possono contribuire a contrastare quei comportamenti aggressivi e possessivi che spesso sfociano nella violenza.
Dai dati e dalle testimonianze raccolte dall’associazione Save The Woman emerge un quadro che desta preoccupazione: gli episodi di violenza psicologica, controllo digitale, gelosia patologica e prime forme di abuso sono in aumento soprattutto tra gli adolescenti. Un campanello d’allarme, per l’assessore ai servizi sociali Valeria Caci, secondo cui rende ancora più importante portare questi temi proprio dentro le scuole, dove nascono le prime relazioni e dove si formano consapevolezze decisive per il futuro.
Non basta intervenire quando la violenza è già esplosa. Bisogna parlare ai ragazzi, far capire loro cos’è il rispetto, cos’è il consenso e come vivere emozioni e relazioni in modo sano.
Sul palco le studentesse del liceo Eschilo hanno portato simbolicamente i nomi di alcune giovani donne vittime delle violenze più feroci degli ultimi anni accompagnate dalla canzone di Ermal Meta “ Vietato morire”.
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