Gela. Ancora ritardi e pagamenti che al Consorzio di bonifica non si vedono da almeno tre mesi. Il triste copione non varia e il commissario straordinario non ha mai dato riscontro ad una nota sindacale dello scorso aprile, con la quale si chiedeva un incontro urgente. Il segretario provinciale Flai-Cgil Peppe Randazzo ha deciso di scrivere direttamente all’assessore regionale Luca Sammartino, a sua volta pronto negli scorsi mesi a dare rassicurazioni che oggi appaiono solo vuote. “I lavoratori stagionali, in questi giorni stanno completando le 78 giornate previste. Nonostante il prezioso contributo durante la campagna irrigua, contributo diventato indispensabile per il funzionamento dell’ente, ad oggi non hanno ricevuto il pagamento degli stipendi per i mesi di luglio, agosto, settembre. A questo si aggiunge il grave ritardo anche rispetto al pagamento degli stipendi dei lavoratori Oti e degli impiegati, per i quali l’ultimo stipendio pagato riguarda il mese di luglio. Ad oggi – scrive Randazzo – ancora non si hanno notizie del finanziamento, da parte dell’assessorato regionale alla famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, per il pagamento della prima semestralità del contributo assessoriale al lavoro art. 30 L.R. 5/1014 in favore del Consorzio di Gela, destinato agli ex contrattisti. Così come non si hanno notizie rispetto ai tempi della liquidazione del saldo della seconda semestralità del contributo 2023 per il pagamento degli emolumenti al personale a tempo indeterminato ai sensi della L.R. 49/81 e s.m.i”. L’emergenza è sempre aperta e in questi mesi i lavoratori hanno più volte attivato lo stato di agitazione. Tanti non ce la fanno ad andare avanti e lavorano senza retribuzione. “Il ritardo nel trasferimento delle risorse da parte dell’amministrazione regionale, risulta incomprensibile ai lavoratori interessati che lamentano l’assenza di provvedimenti di accreditamento delle somme per il pagamento degli stipendi, seppure più volte annunciati ma mai posti in essere”, aggiunge Randazzo. Per la Flai-Cgil la situazione è diventata “non più tollerabile e non più giustificabile”.
“Molti lavoratori si trovano in condizioni disperate, con mutui, affitti e bollette da pagare e incapaci di sopperire al soddisfacimento dei bisogni primari delle loro famiglie, al punto che siamo sempre più preoccupati per gesti irreparabili ed inconsulti”, denuncia Randazzo. All’assessore Sammartino si chiede un incontro urgente per scongiurare il collasso definitivo del Consorzio di bonifica, specchio di un comparto agricolo locale che soffre terribilmente. Se non ci saranno riscontri, i lavoratori non escludono nuove azioni eclatanti.