Gela. Da tre mesi senza stipendio e in attesa di conoscere il futuro più immediato del Consorzio di bonifica di via Marconi. I lavoratori dell’ente diretto da Vincenzo Caruso sono sempre più preoccupati.
Non percepiscono le buste paga oramai da gennaio. La finanziaria regionale, prima dei tanti no pronunciati dal commissario dello Stato, ha ridotto a due il numero dei consorzi siciliani.
E, adesso? “Siamo veramente molto preoccupati – spiegano i rappresentanti sindacali della Flai Cgil Pino Pardo e Bartolo Di Dio – dietro al nostro lavoro ci sono tante famiglie. I fondi regionali scarseggiano e, allo stesso tempo, non possiamo bloccare la nostra attività tra i campi della piana”.
Sindacati e lavoratori, a questo punto, non escludono una protesta davanti ai palazzi della regione a Palermo. “Sia il presidente Rosario Crocetta sia l’assessore Dario Cartabellotta – spiegano – si erano impegnati a trovare una soluzione. I mesi passano ma le soluzioni tardano ad arrivare. Qualcuno deve rendersi conto che la morte di questo consorzio significherebbe un vero e proprio de profundis per l’intera economia agricola del territorio, già fortemente in crisi”.