Gela. Era ai domiciliari, con l’accusa di aver avuto a disposizione una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa e diverse munizioni, sequestrate dai carabinieri. Nonostante l’’obbligo di non lasciare la propria abitazione, il ventinovenne Alessio Bartoli lo scorso mese è stato arrestato dai militari, che invece l’hanno trovato nei pressi di un locale, in centro storico. Adesso, il giudice Miriam D’Amore gli ha imposto la condanna a otto mesi di reclusione. Il giovane si è presentato a giudizio, con a carico diversi precedenti dello stesso tipo.
Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, non ha potuto fare altro che ammettere l’evasione. Si è scusato davanti al giudice, sostenendo di averlo fatto perché rimasto senza viveri. Il pm Gesualda Perspicace ne ha chiesto la condanna a nove mesi di reclusione. Una richiesta accolta quasi integralmente dal giudice.