ROMA (ITALPRESS) – “In base alle elaborazioni del nostro ufficio studi, possiamo affermare che il reale fabbisogno occupazionale in agricoltura conseguente all’emergenza Covid-19, non supera le 40.000 unita’, numeri ben diversi da quelli diffusi in questi giorni e sui quali occorre fare chiarezza”. Cosi’ il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza, commenta i dati che sono stati illustrati ieri nel corso di una video conferenza con le ministre del lavoro Nunzia Catalfo e delle politiche agricole Teresa Bellanova insieme ai rappresentanti delle parti sociali agricole. Secondo l’osservatorio Uila sull’occupazione in agricoltura, al 31 marzo scorso i braccianti presenti nel nostro paese erano 578.000, con una flessione del 6% rispetto all’anno precedente. Un dato confermato anche dalle richieste del bonus di 600 euro, previsto dal decreto Cura Italia, che sono state circa 575.000. A questi lavoratori, vanno aggiunte altre 330.000 persone che hanno lavorato, nel 2019, meno di 51 giornate; di queste ben 270.000 hanno lavorato meno di 30 giornate.L’ufficio studi segnala inoltre che, nei primi 15 giorni di aprile, sono arrivati in Italia 3.000 braccianti e altri sono attesi in questi giorni. Verifiche effettuate in singoli territori confermano una scarsita’ di manodopera che, complessivamente su scala nazionale, non supera le 40.000 unita’.”Sono numeri che dimostrano che, a fronte di un’occupazione certa e del pagamento del salario contrattuale, l’attuale platea di lavoratori agricoli sarebbe piu’ che sufficiente a rispondere alla mancanza di quei lavoratori stranieri che ancora non sono rientrati nel nostro Paese”, conclude Mantegazza.(ITALPRESS).