Gela. Un annus horribilis, come molti altri, per il comparto agricolo locale. Anche quello che volge al termine non è stato affatto un periodo favorevole per gli operatori del territorio, ormai certi di dover fare i conti con la carenza idrica e con l’assenza di servizi ancora per molto altro tempo. Il settore è in flessione costante, nonostante rimanga uno dei principali snodi occupazionali. In questa fase, pur tra guasti e condotte che non sono per nulla efficienti, non c’è l’ennesima emergenza idrica (è minore la richiesta rispetto al periodo estivo). L’acqua dalle dighe rimane comunque un “miraggio” vero e proprio. Tante aziende, intanto, si trovano a fronteggiare il crollo dei prezzi dei carciofi, una della produzioni tipiche del territorio. “Siamo arrivati a 15 centesimi – dice Liborio Scudera titolare di aziende del settore – fino a qualche tempo fa riuscivamo a vendere a 50 o 60 centesimi. Ora, invece, siamo arrivati a 15 centesimi mentre i costi di produzione sono aumentati almeno del 45 per cento. Con questi dati per le aziende locali è quasi impossibile sopravvivere. Nelle campagne stiamo rimanendo in pochi. A tutto questo bisogna aggiungere che il Consorzio di bonifica chiede il pagamento di cartelle per i contribuiti anche del 2017. Non riceviamo alcun servizio e dobbiamo pagare gli arretrati”. Lo stesso Consorzio, come segnalato dai sindacati, versa in condizioni preoccupanti. Il poco personale disponibile non è messo nelle condizioni di garantire servizi nelle aree rurali. I dipendenti non ricevono stipendi da mesi. “Andare avanti senza acqua, con i costi alle stelle e i prezzi sempre più bassi – continua Scudera – è quasi una follia. La politica, purtroppo, dovrebbe farsi carico di questi problemi ma è quasi del tutto assente. Va bene che possa esserci un assessore all’agricoltura ma in verità servirebbe uno sportello speciale che si occupi solo del comparto agricolo locale”.
A livello locale, manca una vera programmazione. “Da tempo – conclude l’imprenditore agricolo – chiediamo un confronto con la direzione del Consorzio di bonifica ma non abbiamo mai avuto risposte. Ad oggi, non sappiamo neanche se questo ente abbia una vera programmazione per il territorio”.