Gela. L’acqua della diga Disueri finisce in mare, mentre a Cimia non ci sarebbero i quattro milioni di metri cubi previsti, ma solo poco più di un milione e gli agricoltori locali già temono di non poter affrontare la campagna di irrigazione estiva. Questa mattina, a Grotticelli, un gruppo di operatori del settore ha avuto un confronto, seppur informale, con il sindaco Lucio Greco, con il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti, con funzionari del consorzio di bonifica. Da mesi, gli agricoltori sono tornati a chiedere di poter avere acqua a sufficienza per i campi e sono centinaia le aziende in difficoltà. Le dighe del territorio non riescono ad assicurare le forniture e la scorsa settimana, in videoconferenza, il sindaco Lucio Greco, l’assessore Cristian Malluzzo e l’agronomo Piero Lo Nigro, che sta collaborando con l’amministrazione, hanno avuto interlocuzioni ufficiali con il direttore generale del dipartimento regionale Calogero Foti. “Gli agricoltori del territorio sono allo stremo – dice Liborio Scudera – l’acqua di Disueri finisce in mare e a Cimia ci hanno confermato che non sono previsti i quattro milioni di metri cubi annunciati. Vogliamo capire di chi sia la responsabilità e a questo punto non escludiamo di informare la magistratura”. Scudera e altri operatori del settore vorrebbero unirsi in un’associazione che a breve potrebbe essere ufficializzata. Oggi, a Grotticelli, c’erano anche gli assessori Cristian Malluzzo e Giuseppe Licata.
“Quella degli agricoltori del territorio è una rabbia legittima, che comprendiamo – dice il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti – qualcosa si sta muovendo, ma attendiamo riscontri e incontri ufficiali”. Greco e gli altri rappresentanti istituzionali locali devono fronteggiare anche il rischio di una nuova emergenza sociale, con tante aziende del settore che rischiano di fallire.