Gela. Il patteggiamento, con il consenso della procura, è stato formalizzato, questa mattina, per la posizione del quarantenne Crocifisso Di Gennaro, che fu arrestato lo scorso anno, inizialmente con l’accusa di tentato omicidio. I pm della procura e i carabinieri arrivarono a lui, individuandolo come responsabile di un’aggressione, verificatasi in via Bevilacqua. A bordo di una vettura, andò contro lo scooter, in sella al quale c’era Benedetto Giuseppe Curvà, che finì a terra. Fu poi colpito da Di Gennaro, anche con una pesante catena di ferro. La contestazione di tentato omicidio cadde in fase di riesame. Il collegio penale ha acquisito l’istanza di patteggiamento (per le lesioni), presentata dai legali di difesa, gli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello. Proseguirà invece il giudizio proprio per Curvà, accusato di tentato omicidio.
Per gli investigatori, dopo essere stato vittima dell’aggressione, si sarebbe armato, sparando in via Annibal Caro contro l’abitazione della famiglia del minore che aveva spalleggiato Di Gennaro. Gli inquirenti spiegarono che rischiò di colpire una ragazza, che vive in quell’immobile. L’imputato non ha mai ammesso i fatti. I difensori, gli avvocati Giovanni Lomonaco e Antonio Impellizzeri, hanno avanzato richiesta di giudizio abbreviato, condizionato. La procura, con il pm Marco Rota, ha però dato parere contrario. Il collegio si esprimerà a fine maggio.