Gela. Un presunto raid ai danni di due giovani magrebini, da diverso tempo residenti in città. L’auto presa di mira. In quattro, li avrebbero seguiti e, successivamente, fermati a bordo della loro automobile. Vennero sfondati i vetri della vettura. Così, a rispondere alle accuse, davanti al giudice Tiziana Landoni, sono Giuseppe, Michele e Nunzio Guastella, oltre ad Alessandro Frasca, difesi dagli avvocati Nicoletta Cauchi e Giovanna Cassarà. E’ stato uno degli aggrediti a descrivere quanto accaduto. “Ci hanno seguiti e poi, con i bastoni, hanno distrutto i vetri dell’automobile – ha detto – noi li conoscevamo bene”. Tutto, da quanto emerse, sarebbe nato a causa di una serie di sospetti legati ad una presunta relazione sentimentale contestata. Dopo le segnalazioni, il cerchio investigativo si chiuse proprio intorno ai quattro imputati che, comunque, hanno sempre negato le accuse.