Gela. Servono degli accertamenti da parte dei dipartimenti regionali competenti. I tempi si allungano per la firma dei dieci decreti di finanziamento che il gruppo di lavoro di “Agenda Urbana”, attende ormai da settimane. A Palermo, pare siano in atto delle verifiche tecniche, che però stanno bloccando l’intero iter. Non c’è un termine preciso per la conclusione delle operazioni e l’amministrazione comunale non vuole che si ripetano “inconvenienti” come quelli che hanno già generato non pochi ritardi con il programma del “Patto per il Sud”. E’ stato direttamente il vicesindaco Terenziano Di Stefano ad avere contatti telefonici con il vicepresidente della Regione Gaetano Armao, che è anche assessore all’economia. “Ci è stato riferito che sono in atto degli accertamenti condotti dai singoli dipartimenti – spiega il vicesindaco – per il resto, non abbiamo altre informazioni. Ho avuto modo di avere un riscontro dal vicepresidente Armao, che ci ha chiesto di attendere. Comunque, dalla prossima settimana scriveremo nuovamente”. Sembrava che la parte più consistente dei decreti di finanziamento potesse essere rilasciata non oltre fine giugno, invece i tempi si stanno dilatando. La preoccupazione principale, non solo del vicesindaco ma anche di tutti i tecnici che lavorano su “Agenda Urbana”, è che i tempi più lunghi vadano a pesare sull’intero cronoprogramma.
Le attività, compresi la rendicontazione e i collaudi di tutte le opere, si devono concludere non oltre il 2023. Nel corso degli ultimi mesi, non sono mancati i solleciti partiti dal Comune e destinati alla Regione. Senza i decreti di finanziamento, nonostante il rispetto dell’intero iter, non è possibile procedere alle gare per l’affidamento dei lavori di opere, per un totale complessivo di circa venti milioni di euro.