Gela. In consiglio comunale i prossimi saranno mesi certamente di nuovi assestamenti politici. L’alta percentuale di liste civiche che alle amministrative di un anno fa hanno supportato la corsa del sindaco Lucio Greco, rende il quadro complessivo piuttosto difficile da decifrare. I primi spostamenti ci sono già stati e l’addio del Pd alla coalizione “arcobaleno”, probabilmente la rende più vicina ad orizzonti di centrodestra. A sostegno di Greco, un anno fa, si sono schierati esponenti vicini al presidente della Regione Nello Musumeci. DiventeràBellissima non ha autorizzato l’uso del simbolo, anche perché c’è stata una frattura interna, con altri pro-Musumeci che si sono collocati nell’alleanza del leghista Giuseppe Spata. Oggi, il movimento in città è guidato dal commissario Michele Orlando. Da questo nuovo corso ha preso le distanze uno dei fedelissimi di Musumeci, il consigliere comunale Vincenzo Cascino. Eletto nella lista “Azzurri per Gela”, ora è indipendente. Ammette di non avere rapporti politici con gli attuali vertici cittadini del movimento, che da poco hanno ufficializzato l’adesione dell’ex sindaco Domenico Messinese. “I rapporti con il presidente Nello Musumeci rimangono invariati, c’è una forte amicizia – dice – io sono a destra. Per il resto, non mi interessa essere accostato a chi non ha mai condiviso la nostra storia politica. Ci sono stati ingressi di semplice opportunismo politico, anche da parte di chi è stato candidato in altri schieramenti. Secondo me, bisognerebbe fare ordine all’interno del movimento e non escludo che i vertici regionali possano agire in questa direzione. Continuo ad avere interlocuzioni con il presidente, con l’assessore Ruggero Razza, con il segretario regionale Gino Ioppolo e con esponenti come il presidente del consiglio comunale di Niscemi Fabio Bennici. Per il resto, proseguo la mia azione politica, in maniera autonoma. Non voglio conflitti”. Cascino è tra i consiglieri comunali, al momento più vicini al sindaco Lucio Greco. La giunta riorganizzata dall’avvocato ad inizio anno è andata incontro a quelle che erano richieste politiche precise avanzate non solo dall’area del consigliere indipendente, ma anche da quella centrista.
I rapporti tra la Regione e Palazzo di Città, però, hanno vissuto fasi di forte tensione e i definanziamenti hanno contribuito a sollevare scetticismo sulle scelte di Greco in tema di composizione della sua maggioranza. L’avvocato, subissato da bordate politiche lanciate dalla sua stessa maggioranza, ha preferito tenere un profilo basso, probabilmente confidando negli intrecci istituzionali che legano la sua giunta a Palermo, per il tramite di forze diventate alleate. Se sia stata la mossa migliore, lo si potrò capire solo tra qualche mese.