Gela. La politica crea nuove incertezze sull’adesione di Gela alla Città metropolitana di Catania.
I consiglieri comunali non sarebbero uniti a ratificare, con il loro voto, la volontà dei cittadini espressa il 13 luglio 2014 con il referendum confermativo. Gli esponenti di Forza Italia del Pd e del resto del centro sinistra appaiono tutt’altro che convinti a dare parere favorevole. Una partita che si gioca, comunque, ben oltre i tavoli di Palazzo di Città. In ballo, ci sono gli interessi della deputazione regionale e nazionale. Ieri mattina si è tenuto un vertice in municipio, alla presenza di tutti i capigruppo consiliari, del sindaco Domenico Messinese, del presidente del civico consesso Alessandra Ascia e dei rappresentati dei comitati spontanei Gelensis Populus e di quello per lo Sviluppo dell’area gelese (Csag) che da anni si battono per modificare i confini geografici della città. “Intanto – spiega proprio il presidente Ascia che ha convocato la riunione dei capigruppo – abbiamo deciso di invitare, probabilmente per il 27 agosto, tutti i deputati locali e del territorio, le organizzazioni sindacali e i comitati che da anni portano avanti la questione. Vogliamo cercare di raggiungere un’intesa complessiva. Al momento, però, non c’è una posizione univoca. Si tratta di una decisione molto importante che avrà certamente ripercussioni sul futuro di questa città. Rimanere nell’area Libero consorzio di Caltanissetta o passare alla Città metropolitana di Catania non è decisione da poco”. Durante la riunione dei capigruppo, allargata ai comitati, sono chiaramente emerse posizioni divergenti. Solo i consiglieri di Un’Altra Gela e quelli del Movimento 5 stelle sembrano pronti a dare esecuzione all’esito del referendum del luglio di un anno fa che sancì il passaggio a Catania. “Spero di poter convocare un consiglio comunale per votare sull’adesione o meno alla Città metropolitana di Catania – spiega ancora il presidente Alessandra Ascia – entro il 5 settembre”. Intanto, nelle scorse ore, la giunta comunale ha invece deliberato l’adesione alla Città metropolitana di Catania. Il voto decisivo, però, spetta pur sempre al civico consesso.