Adeguamento indennità, Greco: “Per la nostra amministrazione non ci saranno aumenti”

 
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Greco e gli assessori Faraci e Costa

Gela. La giunta ha rilasciato l’atto di indirizzo per l’adeguamento delle indennità che spettano agli amministratori: dal sindaco al suo vice passando per gli assessori e il presidente dell’assise civica. Gli aumenti però non riguarderanno l’amministrazione Greco, anzitutto per le tante conseguenze generate dal dissesto dell’ente comunale. Ieri, abbiamo riferito del provvedimento. “L’amministrazione da me presieduta non ha deliberato alcun aumento delle indennità degli amministratori, nonostante fosse consentito dalla legge nazionale e regionale. E’ un aspetto, questo, che andrebbe rimarcato anche per evitare facili strumentalizzazioni da parte di un’opinione pubblica che, sotto il peso di una crisi economica, sarebbe legittimamente portata ad esprimere il proprio dissenso”, spiega il sindaco. Con la disciplina prevista, le indennità dei sindaci, a cascata quelle dei vicesindaci, degli assessori e dei presidenti del consiglio comunale, vengono parametrate alle retribuzioni dei presidenti di Regione. Una quantificazione che viene effettuata sulla base della soglia di popolazione. Così, per i Comuni oltre i 50mila abitanti le indennità degli amministratori si pongono sulla quota del 45 per cento.

“Non voglio attribuirmi alcun merito, ma certe decisioni, prese nel rispetto della comunità, andrebbero riconosciute”, aggiunge Greco. Come già indicato ieri, sulla base dell’atto di indirizzo approvato dalla giunta, se per il 2023 è escluso il riconoscimento dell’adeguamento delle indennità di funzione, per il 2024 il criterio non cambia ma “con riserva di adottare apposito atto deliberativo di segno diverso in caso di finanziamento a totale carico della Regione o dello Stato”. L’aumento, qualora ci fossero i fondi, potrà comunque riguardare la nuova amministrazione.

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