Gela. Il cinquanta percento restante della bolletta idrica per il periodo di vigenza dell’ordinanza di non potabilità, quindi almeno fino al 2009, non va versato. L’ha deciso il giudice di pace del tribunale
davanti al procedimento instaurato a seguito dell’azione di un utente, ritenuto moroso dai funzionari di Caltaqua.
Al cittadino, assistito dall’avvocato Lucio Greco, veniva appunto chiesto un pagamento ulteriore. L’acqua fornita, però, come confermato dal giudice di pace, non era fruibile per gli usi essenziali e, soprattutto, non era indicata come potabile, in base ad un provvedimento firmato dall’allora primo cittadino Rosario Crocetta. In questo modo, è passata la linea sostenuta in giudizio dall’avvocato Greco e dall’utente che non dovrà versare quanto preteso dall’azienda che gestisce il servizio idrico in città.