“Acqua e altre priorità, dov’è la visione del sindaco?”, Federico: “Solo chiacchiere e passeggiate”

 
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Pino Federico

Gela. “Un programma, una visione di città? Io non vedo nulla di tutto questo, almeno per ora”. Pino Federico, ex parlamentare Ars e già presidente della Provincia, non si riconosce, insieme al suo gruppo, nell’amministrazione Di Stefano. I primi passi mossi dal sindaco e dai suoi non lo convincono. “Leggo che l’emergenza idrica è stata affrontata al meglio, almeno stando all’amministrazione – spiega – a me, non risulta. Non c’è una turnazione precisa e soprattutto non si sta incidendo sul costo. Non bisogna dimenticare che c’è una carta dei servizi che impone a Caltaqua obblighi precisi. Dovrebbe essere l’azienda a farsi carico delle spese per sanare la turnazione che salta e per rifornire tramite autobotti. Tutto questo accade? Non lo vedo, onestamente. L’amministrazione comunale dovrebbe incidere molto di più e non lo sta facendo. Questa è una città con una costa meravigliosa e ora la qualità delle acque del mare, certificata, sta migliorando nettamente. Però, i disservizi idrici generano un danno di immagine enorme. Neanche i gelesi che vivono in altre Regioni o all’estero sono invogliati a ritornare in estate, proprio perché temono di non avere acqua. Dovrebbe essere questo il primo turismo del territorio. Non penso che in altre città del comprensorio si verificano situazioni analoghe. La politica e l’amministrazione dovrebbero dimostrare fermezza. A me, non pare che ci siano segnali in questa direzione. Da presidente dell’Ato idrico imposi circa due milioni di euro di sanzioni per inosservanze degli obblighi del servizio, in capo al gestore. Sono stato tra i pochi, oltre al mio successore l’avvocato Maurelli. Il progetto del dissalatore va concretizzato, dato che c’è la volontà della Regione. Perché, ad esempio, non si prende posizione sui danni patiti dai produttori di uva che si trovano con introiti pari a zero? Qualcuno se ne sta interessando? Hanno subito una flessione preoccupante. Perché non si interagisce con la Regione per richiedere misure a loro garanzia? Altri Comuni si sono mossi. Sulle dighe già dieci anni fa disponemmo le risorse necessarie e oggi non c’è stato ancora nessun intervento. L’amministrazione si faccia sentire e soprattutto non perda di vista il progetto delle acque reflue. È l’unica vera soluzione praticabile. Ci stiamo lavorando da due anni ma è arrivato il momento di accelerare. Servono risposte pure per i giovani che volessero intraprendere investimenti nel comparto agricolo. Non permettiamo che siano costretti ad andare via per sempre”.

Politicamente, il giudizio è ancor più fermo. “Sono passati poco più di due mesi e già si sente parlare di fase 2 per collocare altri assessori – aggiunge Federico – non ci siamo. Non sono queste le priorità. Il sindaco si è assunto la responsabilità di governare processi molto delicati per una città che attraversa una fase difficile. Ai cittadini non interessa la collocazione degli assessori o la gestione di posizioni di potere. Mi dispiace ma così non va. Vedo solo passeggiate e chiacchiere. Si affronti da subito il problema di un ente comunale con numeri di personale ormai crollati. Questo vale pure per il corpo di polizia municipale. Dov’è la visione della città? Mi stupisco perché il sindaco è stato assessore nella precedente giunta e dovrebbe conoscere le priorità. Le convergenze con l’opposizione non si devono fare sui voti per la presidenza del consiglio ma sui temi. “Avanti Gela”? Noi siamo coerenti. Alle amministrative abbiamo sostenuto un progetto diverso e ci poniamo all’opposizione dato che la città ha scelto un’altra coalizione. Un giovane come Di Stefano però non può pensare che la priorità di questo momento sia collocare nuovi assessori. Non va bene. L’amministrazione attuale è stata votata da una minima parte della città. L’astensionismo aumenta sempre di più. I cittadini vanno coinvolti e incentivati”. Da Federico arrivano giudizi fortemente critici sull’esordio dell’amministrazione Di Stefano e il suo gruppo non pare affatto intenzionato a rinunciare alla collocazione in opposizione, in attesa di capire quale ruolo potrà avere nel contesto del centrodestra locale.

1 commento

  1. No… Per favore se è un sogno svegliatemi perché fa troppo ridere vedere Federicaltaqua parlare di acqua…. Ahhahah che faccia di bronzo. La colpa è di Distefano vero? Almeno abboa l’accortezza di evitare certi interventi. Dai su.. A zelig ste cose. Su.

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