Gela. Lo accusò pur sapendo che non aveva responsabilità. I fatti si verificarono a Mazzarino, ormai sette anni fa. Il giudice penale del tribunale di Gela ha condannato una donna quarantaseienne. Le veniva contestata l’accusa di calunnia. Dichiarò ai carabinieri di aver subito una rapina e che ad agire fu l’ex fidanzato. Parlò di una collana in argento che le venne strappata dal collo e di una valigia portatale via. Nel corso delle indagini però è emerso che quanto dichiarato ai militari dell’arma non aveva fondamento. L’ex fidanzato escluse qualsiasi coinvolgimento e nel procedimento si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Salvo Macrì. E’ stata ribadita la totale estraneità ai fatti.
Fu l’imputata ad accusarlo probabilmente per un astio che era maturato a seguito di rapporti personali ormai compromessi. Alla parte civile, infine, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno.