Accusato di frode su fondi pubblici per lavori in una scuola, in appello imprenditore assolto
Venne avanzata la violazione della normativa sui finanziamenti pubblici
Gela. Fu la procura europea a muoversi, attraverso un'indagine che ipotizzò la truffa sui finanziamenti stanziati per lavori da effettuare in una scuola di Palermo. Venne coinvolto l'imprenditore gelese sessantaseienne Emanuele Capizzello. La Corte d'appello di Palermo, a conclusione del giudizio, lo ha assolto. Sono cadute le contestazioni che gli venivano addebitate. In primo grado, al termine del giudizio abbreviato, era stata disposta la condanna a due anni e due mesi, con misure pesanti anche sul piano finanziario. Un apparato accusatorio che la difesa, in appello, ha ancora una volta contestato, sulla base di una vasta documentazione. Secondo l'accusa, ci sarebbero stati lavori, nella scuola, condotti al ribasso, con attività fatturate ma non realizzate. Per questa ragione, venne avanzata la violazione della normativa sui finanziamenti pubblici. Un quadro investigativo che la difesa, con l'avvocato Giacomo Ventura, ha fatto venire meno, completamente. Per il legale, non ci furono difformità nel cantiere e nei lavori condotti. La pronuncia dei giudici palermitani di secondo grado ha disposto l'assoluzione, con la revoca pure delle statuizioni finanziarie. L'inchiesta toccò altri imprenditori.
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