Accordo di programma flop, “25 milioni verso il taglio se non verranno riallineati”

 
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Gela. Se non verranno riallineati, a fine anno i 25 milioni di euro dell’accordo di programma saranno destinati al taglio. La linea di finanziamento 14-20, che racchiude i soldi destinati al territorio per l’area di crisi, non concede particolari sconti. “In base a quella linea di finanziamento – spiega il vicesindaco Terenziano Di Stefano – le somme dovrebbero essere non solo spese ma anche rendicontate entro il 31 dicembre 2020. E’ praticamente impossibile. Significherebbe non solo averli spesi per gli investimenti da finanziare, ma anche averli già rendicontati, quindi con l’avvio delle attività”. Fin dalla firma dell’accordo di programma, le perplessità hanno sempre sopravanzato le certezze. I venticinque milioni di euro vennero da subito considerati ben poca cosa, a fronte delle esigenze di un territorio che doveva affrontare gli effetti della riconversione green della fabbrica Eni. Nell’area di crisi, tra le altre cose, sono ricompresi più di venti Comuni. Oltre a risorse finanziarie considerate insufficienti, ci si è messo un bando, su procedure portate avanti da Invitalia, che praticamente ha tagliato fuori fin dall’inizio aziende e gruppi di imprese che non disponevano di ingenti capitali di base. Solo un progetto ha superato il vaglio complessivo, accedendo al finanziamento. Anche in questo caso, pare ci siano non pochi problemi e non si esclude che possa andare incontro ad un sostanziale ridimensionamento.

“Ho avuto contatti con il senatore Pietro Lorefice – aggiunge Di Stefano – che mi ha confermato la questione della linea di finanziamento. Pare ci siano garanzie per un riallineamento, trattandosi comunque di soldi che non sono stati ancora spesi non certo per colpa del nostro ente. Sono soldi che spettano di diritto al territorio e lo sanno anche al ministero. Con questi criteri, però, a fine anno ci sarà un taglio”. Pare che lo stesso assessore, dopo contatti istituzionali, sia pronto a proporre una diversa soluzione, che potrebbe essere comunicata nei prossimi giorni. Ad oggi, l’accordo di programma che avrebbe dovuto cambiare il volto economico della città, non ha prodotto assolutamente nulla in termini di investimenti e occupazione.

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