Gela. Quei soldi, poco più di venti milioni di euro, non bastano. Ne sono convinti anche i consiglieri comunali di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta e Antonio Torrenti. L’intesa raggiunta dall’amministrazione comunale sui fondi destinati all’accordo di programma e all’area di crisi complessa sta generando un fronte critico, partendo dal sindacato e arrivando alla politica. “Le risorse finanziarie previste, secondo il nostro parere, serviranno solo a coprire il costo delle missioni istituzionali fatte in questi tre anni dai componenti della giunta da e per Roma – dicono – come era ampiamente prevedibile, da un’amministrazione di dilettanti allo sbaraglio, non potevamo che aspettarci un risultato simile, per un territorio fortemente impegnato in un processo di riconversione e di riqualificazione industriale che richiederebbe ben altri fondi. Se l’accordo di programma di Termini Imerese si è chiuso con un investimento di circa 350 milioni di euro, quello di Livorno con 580 milioni di euro e quello di Gela si intende chiuderlo con 20 milioni di euro, vuol dire che qualcuno ha deciso di condannare a morte il nostro comprensorio”.
“Il presidente del consiglio convochi i capigruppo”. I centristi di Noi con l’Italia, che già in passato avevano chiesto alla giunta di riferire in aula, respingono per intero l’intesa. “Dissentiamo e rimandiamo al mittente i termini dell’accordo, assolutamente insufficienti rispetto ad un territorio che sta vivendo una crisi socio economica senza precedenti – concludono – ed invitiamo il presidente dell’assise civica a convocare con urgenza una conferenza dei capigruppo per mettere in atto tutte le iniziative utili a rivendicare la chiusura di un accordo di programma serio e funzionale al rilancio economico ed occupazionale della città. Il sindaco ed il vicesindaco, preso atto del fallimento della loro azione, non si vergognino a chiedere aiuto all’intero consiglio comunale, per dare forza ad una trattativa difficile e complessa che interessa un territorio che rivendica misure economiche straordinarie”.