Gela. La zona balneare di Desusino “chiude” ai villeggianti per problemi igienico-sanitari e randagismo. E’ stato interdetto l’accesso ai veicoli e imposto il divieto di balneazione. “Dal 3 agosto possono accedere solo i residenti – spiega il sindaco Filippo Balbo – Ho agito di un sopralluogo effettuato dal personale dell’ufficio Igiene pubblica che ha accertato un pericolo di inquinamento da rifiuti e la presenza di randagi”. Secondo il primo cittadino “già dal fine settimana la situazione dovrebbe tornare alla normalità – precisa – Faremo il possibile per garantire che il litorale torni ad essere fruibile. Purtroppo abbiamo costatato un alto livello di inciviltà legato ad un abbandono di rifiuti. Ancora prima dell’ispezione del personale dell’ufficio Igiene pubblica avevamo effettuato una bonifica. Quattro giorni fa è stato avviato un intervento di disinfestazione, derattizzazione e rimozione dei cumuli di rifiuti. Una pattuglia di polizia municipale monitora la zona balneare per garantire il giusto decoro”. Ad aggravare la situazione, negli ultimi giorni, la presenza di chiazze nere in spiaggia e a mare.
“Non ne sono al corrente – replica il sindaco Balbo – a tutela della salute pubblica”. Rimane il mistero sul divieto di balneazione affisso nel solo tratto di spiaggia di contrada Desusino, proprio al centro di un rinomato villaggio turistico e del castello di Falconara caratterizzati da un particolare afflusso di turisti. “Siamo stati costretti ad affiggere il cartello che indica il divieto di balneazione – conclude il primo cittadino – La comunicazione arriva direttamente dalla Capitaneria di porto. Lo scorso anno siamo stati multati di 400 euro per avere tardato ad affiggerlo”.
Da residente a Desusino invito i giornalisti a parlare attivamente con un campione di resistenti prima di scrivere articoli di massa. Il vero riportato si limita al 10% scarso.