Gela. Adesso, scoppia la grana degli immobili abusivi da acquisire al patrimonio dell’ente comunale. Nella seduta di mercoledì sera, i banchi del civico consesso si sono, per l’ennesima volta, svuotati.
“Premesso che non voterò neanche uno dei provvedimenti relativi agli immobili abusivi – ha spiegato il consigliere di Grande Sud Luigi Farruggia – volevo soltanto capire quale utilità l’ente dovrebbe avere dall’acquisizione di una maxi tettoia da 160 metri a Manfria. Per chi non se ne fosse accorto, i miei colleghi hanno appena approvato questo provvedimento”.
Un quesito, provocatorio, rivolto ai tecnici presenti in aula, compresi il dirigente del settore urbanistica Raffaella Galanti e l’assessore Giuseppe D’Aleo. Lo spettro di eventuali favori verso i proprietari è riecheggiato in aula.
Il dirigente, però, ha illustrato tutte le difficoltà attualmente attraversate dagli uffici da lei diretti.
“Purtroppo – ha spiegato il funzionario – ho soltanto un dipendente che si occupa di questa materia. Il regolamento relativo all’acquisizione degli immobili è in fase di definizione ma le risorse di personale sono veramente ridotte”.
I lavori d’aula, però, sono proseguiti decisamente a rilento. “Non possiamo votare atti così importanti – ha spiegato l’esponente dell’ex Mpa Terenziano Di Stefano – senza che prima gli uffici ci forniscano un dettagliato regolamento in materia”.
Così, non sono mancate neanche le richieste di chiarimenti indirizzate all’assessore Giuseppe D’Aleo. “Ma si può sapere – ha chiesto il consigliere dell’Udc Guido Siragusa – quanti sono gli immobili abusivi destinati, invece, all’abbattimento? Possiamo prenderci la responsabilità di mettere in mezzo alla strada decine di famiglie?”.
L’assessore, comunque, ha cercato di rilanciare la sua linea strategica. “Gli immobili abusivi che si possono recuperare – ha replicato – devono entrare a far parte del patrimonio comunale. In una fase di crisi come quella attuale diventano preziosi. Considerate, comunque, che continueranno ad essere gli attuali possessori a gestirli”.
Davanti alla provocazione lanciata dal consigliere Farruggia, buona parte della maggioranza ha lasciato l’aula, facendo mancare il numero legale.