Abusivismo edilizio, tanti non hanno mai pagato sanzioni: varato piano di recupero da oltre 2 milioni
La giunta ha dato il via libera al piano di recupero delle somme, ancora non pagate da chi ha infranto la normativa edilizia
Gela. L'abusivismo edilizio è uno dei lasciti che ormai da decenni caratterizza l'intero territorio comunale. Sono migliaia gli immobili e le opere, realizzati soprattutto in passato ma senza autorizzazioni. Per un ente municipale che si avvicina al bilancio stabilmente riequilibrato, recuperare fondi e avviare un processo di riordino urbanistico è prioritario. Il segretario generale Giovanni Curaba, attuale dirigente del settore urbanistica e patrimonio, insieme ai funzionari degli uffici, ha provveduto a definire un lungo elenco di privati, che ancora oggi non hanno pagato le sanzioni pecuniarie previste per aver realizzato opere abusive. L'ammontare complessivo da recuperare supera i due milioni di euro. Ci sono pure società che realizzarono impianti fotovoltaici in edifici pubblici ma senza versare i necessari canoni. La giunta ha dato il via libera al piano di recupero delle somme, ancora non pagate da chi ha infranto la normativa edilizia. Sarà una società esterna, da individuare, a occuparsi delle attività di recupero e riscossione. A Palazzo di Città, non ci sono, allo stato, unità di personale tali da dislocare a questo esclusivo compito, considerato comunque strategico per dare consistenza al percorso di risanamento dell'ente e per rafforzare controlli in uno spaccato da sempre molto delicato, quello dell'abusivismo edilizio.
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