Gela. Avrebbe abusato sessualmente della figlia di 13 anni. Dopo la separazione dalla moglie e il successivo allontanamento, avrebbe approfittato dell’incolpevole ragazzina quando, invece, tornava in città per riabbracciarlo.
La vicenda è approdata per le vie legali. Ieri si è tenuto l’incidente probatorio che potrebbe precedere la testimonianza della giovane, presunta vittima. All’uomo, difeso dall’avvocato Salvo Macrì, gli sarebbero contestati diversi abusi sessuali proprio nei confronti della figlia. Ieri, le parti si sono presentate davanti al giudice dell’udienza preliminare (Gup), Fabrizio Molinari. Durante l’incontro è stato sentito anche il perito che ha analizzato la situazione psicologica della ragazzina. La valutazione ha permesso al perito di stabilire che la minorenne è in condizioni di riferire le presunte accuse degli abusi sessuali contestati al padre. Da una sommaria ricostruzione i presunti atti sessuali si sarebbero verificati in diverse occasioni e sempre nella stessa condizioni. Il padre, infatti, pare che approfittasse del ricongiungimento per allungare le mani sulla figlia che invece tornava in città per riabbracciarlo. Nel corso della prossima udienza toccherà proprio alla presunta vittima raccontare i fatti.
