Gela. Rimane in carcere l’operaio tunisino arrestato, a febbraio, con l’accusa di aver abusato sessualmente della figlia della nuova moglie.
Il riesame respinge il ricorso. L’uomo, da anni residente in città, si trova detenuto nel carcere di Enna. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta hanno respinto il ricorso presentato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Rosario Giordano. Reggono, quindi, le accuse mosse nei confronti dell’indagato, arrestato dagli agenti di polizia del commissariato. Per mesi, l’operaio avrebbe esercitato violenze fisiche sulla moglie e sulle figlie, fino ad abusare di una di loro. Sentito dal giudice delle indagini preliminari dopo l’arresto, ammise solo alcuni degli episodi contestati. La difesa, davanti ai magistrati del tribunale nisseno, ha chiesto una revoca della custodia cautelare in carcere. I giudici, però, hanno respinto le richieste.