Gela. Il devastante rogo di una mansarda, in uno stabile di via Novara, quattro anni fa costò la vita alla trentanovenne Concetta Legname, rimasta intrappolata e uccisa dalle fiamme. I pm della procura, dopo l’avvio di un’indagine, rimasta contro ignoti, hanno però deciso di chiedere l’archiviazione. Non sarebbero emersi elementi d’accusa per individuare possibili responsabilità rispetto a quanto accaduto. Le fiamme iniziarono a svilupparsi nelle prime ore della mattina e per la donna non ci fu nulla da fare. I legali dei familiari, gli avvocati Carmelo Tuccio e Giovanni Cannizzaro, hanno presentato opposizione all’archiviazione. Sono infatti convinti che le tragiche conseguenze di quella mattina possano essere state favorite da inefficienze nella catena degli interventi di soccorso, compresi quelli per raggiungere la donna, che aveva iniziato ad invocare aiuto.
Con l’opposizione all’archiviazione, viene chiesto di proseguire le indagini. Sarà il gip, già domani, a valutare le istanze formulate e dovrà poi pronunciarsi. Gli interventi per spegnere definitivamente le fiamme durarono per ore. Per i familiari, servono ulteriori verifiche per accertare anche eventuali anomalie negli interventi di quella giornata.