Gela. Due coniugi e una donna, in stato di gravidanza, finiti al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, con sintomi da intossicazione, causati dai fumi dell’incendio del portone di ingresso dello stabile nel quale risiedono. Sono state lunghe ore di paura quelle trascorse dai residenti di un immobile di via Minardi, a Sant’Ippolito. All’alba di ieri, qualcuno ha dato alle fiamme un pneumatico proprio davanti al portone di ingresso, causando un incendio. Il fumo si è subito propagato verso i piani superiori, dove vivono almeno tre famiglie. Chi ha agito, l’ha fatto praticamente alla luce del sole, senza attendere che calasse la notte. Sul posto, sono arrivati i carabinieri che stanno cercando di valutare le cause di quanto accaduto. I residenti hanno dovuto superare lo shock e nessuno di loro si sarebbe aspettato un’azione plateale come quella che ha causato danni soprattutto all’androne dello stabile e alla facciata principale.
Gli investigatori cercheranno di verificare se i sistemi di videosorveglianza della zona abbiano potuto riprendere la dinamica dell’azione di fuoco. Nello stabile vive anche un’anziana, già in condizioni di salute piuttosto precarie. Chi ha colpito, però, sembra aver pianificato l’atto, dandosi alla fuga in pochi istanti. “Temevamo il peggio – dice uno dei residenti – quello che più ci meraviglia, è la violenza estrema dell’atto, soprattutto perché non abbiamo mai avuto divergenze con nessuno”.