ROMA (ITALPRESS) – Riapre al traffico il Ponte dell’Industria, che collega i quartieri romani di Ostiense e Marconi. Alla cerimonia erano presenti Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale e Commissario Straordinario di Governo, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti; Tommaso Tanzilli, presidente del Gruppo FS Italiane, Claudio Andrea Gemme, amministratore delegato di Anas, e Ornella Segnalini, assessore Lavori Pubblici del Comune di Roma.”E’ l’ennesima opera importante per la città, una infrastruttura storica e cruciale per la mobilità di Roma, non è solamente un’opera ingegneristica e di consolidamento ma un esempio di come si possa preservare il nostro patrimonio – ha detto Tanzilli -. Come gruppo Fs siamo stati in prima linea per migliorare la mobilità ferroviaria e stradale di Roma”.Il ponte di Ferro si presenta con una struttura completamente rinnovata, in acciaio, e più ampia, vi potranno transitare anche i mezzi del trasporto pubblico locale, oltre ad auto, moto, biciclette e pedoni. I lavori, tra le “opere essenziali e indifferibili” del Giubileo, sono stati realizzati dal Gruppo FS Italiane, attraverso la sua società operativa Anas, per un investimento economico di 18 milioni di euro, di cui 13 di fondi giubilari e 5 di Roma Capitale.”Un momento molto importante per Anas e tutto il gruppo Ferrovie dello Stato – ha spiegato l’ad di Anas Gemme -. Noi non ci fermeremo qui, faremo un’altra opera significativa per la città, il collegamento tra l’A1 e Tor Vergata, oggi siamo tutti qui uniti per dare una infrastruttura moderna alla Capitale. La spesa sostenuta è di 18 milioni di euro, quindi un impegno importante che Anas ha profuso, l’iniziativa sta all’interno di un investimento di 411 milioni complessivi”.Il Ponte dell’Industria, noto anche come “Ponte di Ferro”, è situato in una posizione strategica per la mobilità di Roma: rappresenta un’infrastruttura fondamentale per i collegamenti tra i quartieri Ostiense e Marconi. “Torno indietro di 3 anni per un ringraziamento alle donne e agli uomini dei vigili del fuoco, perchè senza il loro intervento saremo a parlare di altro, ai giubbotti gialli dell’Anas, ovunque io vada in Italia rappresentano il meglio del nostro paese – il commento del vicepremier Salvini -. Penso che la politica si divide, polemizza in alcuni frangenti, in altri si occupa di cose centrali nella vita quotidiana dei cittadini, devo dire che il lavoro di squadra a piazza Pia, alla stazione Termini, il ponte di oggi, il collegamento fra la A1 e Tor Vergata sta cercando di riconnettere, di riunire, di riavvicinare i quartieri e i municipi di Roma, quindi sono assolutamente contento che Anas, con il ministero, sia protagonista di queste opere giubilari”.L’opera, di grande valore storico e ingegneristico, è stata preservata e adeguata alle esigenze della mobilità contemporanea dopo un complesso lavoro di consolidamento e riqualificazione. Nella notte tra il 2 e 3 ottobre 2021, il Ponte ha subìto gravi danni agli elementi strutturali a causa di un incendio. Il 12 dicembre 2021, a seguito delle indagini del Dipartimento Coordinamento Sviluppo e Infrastrutture Manutenzione Urbana di Roma Capitale, l’infrastruttura è stata riaperta, in via provvisoria, al transito dei veicoli con esclusione di quelli con carico superiore a 3,5 tonnellate. Con l’esito della valutazione della sicurezza di Roma Capitale, il Ponte è stato definito transitabile soltanto per cinque anni, dopodichè, in assenza di interventi di tipo strutturale, sarebbe stato definitivamente chiuso all’utenza.Per il sindaco Gualtieri si tratta di un’opera “che grazie alla collaborazione strettissima tra tutti i livelli istituzionali abbiamo realizzato in tempi così rapidi. Abbiamo deciso di realizzare interventi importanti, una grande opera per il paese e non solo per Roma, dal punto di vista ingegneristico è un lavoro straordinario, sono state usate le tecnologie più avanzate. Abbiamo deciso di fare una cosa difficile e ambiziosa per farci passare anche gli autobus. Questo ponte tecnicamente è stato fatto in un anno di lavori”.L’intervento realizzato da Anas, che ha rappresentato una sfida ingegneristica senza precedenti, ha permesso l’attuazione di soluzioni innovative e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che hanno consentito la completa messa a norma, anche antisismica, dell’opera. La struttura è tornata, così, transitabile da mezzi pesanti, autobus e veicoli ed è nato un percorso ciclopedonale protetto.La fase più delicata dei lavori è stata il consolidamento delle fondazioni, intervento cruciale per garantire la stabilità di una struttura con oltre 150 anni di storia. Il consolidamento è stato fatto mediante colonne di grande diametro, circa 1,7 metri, posizionate all’esterno delle pile esistenti, spinte fino a 59 metri di profondità, pari a un palazzo di circa 20 piani.Sono state realizzate 58 colonne in alveo e 24 sulle spalle del ponte, per un totale di 2.928 metri lineari di colonne e oltre 5 milioni di chilogrammi di cemento iniettato con il jet grouting. Si tratta di una tecnica innovativa, fino a oggi mai applicata, che prevede l’iniezione, ad elevatissima velocità, di una miscela legante per il consolidamento del terreno. Questa particolare tecnica ha permesso di procedere dall’alto dell’impalcato esistente verso il basso, senza dover deviare il flusso del fiume Tevere con un conseguente allungamento dei tempi di realizzazione.Smontaggio e montaggio dell’impalcato sono stati altrettanto complessi: la prima operazione, svolta in più fasi, si è avvalsa di una gru da 600 tonnellate per sollevare le campate. La nuova struttura, tutta in acciaio, è stata assemblata in tre conci e varata a spinta: una procedura che ha richiesto opere propedeutiche e l’utilizzo di attrezzature specializzate. Sono state poi concluse le fasi di abbassamento graduale dell’impalcato, con l’utilizzo di martinetti idraulici e castelletti metallici.Il ponte, a causa della presenza di numerosi sottoservizi nell’area di montaggio che non hanno permesso uno scavo per un posizionamento più agevole dell’opera, è stato fin dall’inizio posizionato a una quota superiore al piano viabile di 2,5 metri; poi è stato abbassato di circa 20 cm al giorno fino al raggiungimento del piano stradale.In contemporanea, è stato avviato l’assemblaggio e il varo delle campate di sbarco sulle spalle, il montaggio dei camminamenti e dei parapetti per il transito ciclopedonale, l’impermeabilizzazione dell’impalcato, la posa dei giunti e l’ultimo strato di pavimentazione per poi procedere con il collaudo finale.Il restauro delle arcate del ponte, affidato a un’impresa specializzata, sarà completato entro l’estate. A seguire, entro il 2025, saranno ricollocate sull’infrastruttura.- foto ufficio stampa Anas -(ITALPRESS).