Gela. Le procedure per più di ottocento nuovi loculi, a Farello, non saranno brevi e anche la soluzione, temporanea, dei prefabbricati, non riesce a dar seguito al numero di bare ancora da collocare. Così, rimangono fermi tanti feretri, collocati in due stanze, ormai colme. I familiari non sanno quando sarà possibile dare sepoltura e il rischio è che i numeri si facciano ancora più pesanti. Palazzo di Città, da circa un anno, non può più fare affidamento sulle requisizioni dalle confraternite, bloccate dalla giustizia amministrativa. Una delle vie alternative, si è posta con il cimitero monumentale. Nel sito, a largo San Biagio, stanno trovando collocazione altre bare, al posto di quelle le cui concessioni, dopo decenni, non sono mai state rinnovate.
Anche in questo caso, non mancano i disagi. Diversi visitatori, giunti al monumentale per stare vicini ai loro defunti, hanno dovuto fare marcia indietro. Pare che più alveari siano presenti nella zona a ridosso di via Crispi. L’elevato numero di api, che approfittano anche delle bare, non ha consentito ai familiari dei defunti di avvicinarsi.