Gela. In serata, parteciperà all’assemblea del Pd convocata dal commissario cittadino Giuseppe Arancio. Il componente della direzione nazionale Peppe Di Cristina si trova pienamente in linea con l’azione di rilancio del partito avviata proprio dall’ex parlamentare Ars. “Le polemiche interne al nostro partito in città? Non mi interessa entrare nel merito. Non faccio polemiche – dice – in assemblea dirò tutto e lo farò anche davanti a chi in questi mesi ha solo attaccato senza aver mai proposto iniziative vere a supporto del partito”. Di Cristina segue prevalentemente le vicende nazionali del partito ma più di un occhio di riguardo lo riserva alla situazione locale. “Il dissesto dell’ente comunale è un fatto molto grave anche perché il Comune incassa somme ingenti dalle royalties estrattive – continua – a questo punto, mi attendo un atto di responsabilità da parte di tutti. Il sindaco non può accusare le forze del male dato che amministra da oltre quattro anni”. La piena condivisione delle scelte concretizzate fino ad ora dal commissario Arancio traspare in modo palese. “Non mi occupo delle alleanze – precisa – è un lavoro che sta portando avanti il commissario e devo dire che lo fa in maniera ottima. Può nascere una coalizione forte. Non possiamo permettere che la città finisca in mano a questa destra”. Ancora una volta, le distanze sono abissali dal “ritmo” dei tagli imposto dal governo nazionale e da quello regionale.
“Ormai, abbiamo capito che il presidente Schifani è uno yes man del premier Meloni – dice inoltre – è vergognoso lo stato nel quale si trova il nostro ospedale. Già un anno fa, nel corso del periodo culminato nelle elezioni regionali, denunciai più volte che il nosocomio locale era stato trasformato in un’astanteria e così è ancora adesso. A questo punto, mi chiedo perché debba rimanere aperto. Si farebbe prima a chiuderlo definitivamente. Viene negato il diritto alla salute non solo ai gelesi ma anche agli utenti dell’intera area sud della provincia. Una vergogna senza fine. I tagli ai fondi del Pnrr inoltre mettono in discussione tanti progetti, in città e non solo. Deve diventare una questione nazionale. Il nostro partito ha già indetto, e l’ho appoggiata, una manifestazione nazionale per il prossimo 11 novembre, per contestare un governo che si è posto contro la magistratura e contro la scuola pubblica e che taglia importanti fondi per il sud. E’ un governo antimeridionalista. Il Pd ha già presentato iniziative parlamentari su sanità e finanziamenti. Fino ad oggi sono state tutte snobbate e le ripresenteremo”. Di Cristina, seppur impegnato nella direzione nazionale dem, sarà certamente uno dei pezzi importanti di un Pd locale che cerca di uscire dal vortice della crisi interna, resa palese dalle dimissioni dell’ex segretario Guido Siragusa. L’assemblea di questa sera potrebbe essere il primo vero faccia a faccia tra “duellanti”.
Questo dissesto è frutto di anni di mala gestione amministrativa compreso gli anni della sinistra e sono tanti, gli ultimi quattro anni da dimenticare quando i politici locali metteranno al centro GELA e gelesi allora avremo dei risultati