Gela. Era il novembre di tre anni fa, quando a bordo di una Fiat Punto finì sul marciapiede di un tratto di corso Salvatore Aldisio, travolgendo un anziano. Il settantenne riportò gravi ferite, con fratture multiple. I medici riuscirono ad evitare il peggio, ma il ventisettenne che era alla guida dell’automobile è finito a processo, davanti al giudice Marica Marino. Dopo le indagini e gli accertamenti tecnici, è emerso che l’incidente si sarebbe verificato a causa di una distrazione fatale. E’ stato escluso l’uso di droga o alcolici. Il legale del giovane, l’avvocato Giovanna Cassarà, ha chiesto e ottenuto la messa alla prova, che adesso si è conclusa. Il periodo di volontariato sostenuto dal giovane ha avuto esito positivo, accertato anche dal giudice, che così ha disposto la chiusura del giudizio, con l’estinzione del reato.
Quanto accaduto, nelle prime ore del pomeriggio, allarmò i presenti, che videro l’anziano, travolto dalla vettura che transitava da corso Aldisio.
