Gela. Quella che gli esperti hanno ribattezzato come “la più potente ondata di calore” ha dato il via alla settimana più calda dell’anno. La protezione civile ha diramato l’allerta caldo arancione. La colpa è dell’anticiclone africano Cerbero che dal deserto del Sahara fa il suo ingresso sulla Penisola facendo schizzare le temperature massime anche fino a 43 gradi. Con il caldo record di questi giorni e le temperature elevante tipiche dell’estate, si deve fare attenzione alla salute. C’è, infatti il rischio di colpi di calore e insolazioni che, nel caso di alcune categorie di soggetti, possono avere esiti gravi.
Riconoscere gli effetti dannosi del caldo è divenuto più urgente con il cambiamento climatico che sta provocando ondate di calore più frequenti e prolungate in tutto il mondo. Una maggiore consapevolezza è particolarmente importante adesso, con l’inizio di un’estate in cui si prevedono temperature sopra la norma .
“Disidratazione, crampi muscolari, stress da calore e colpo di calore (questo il fenomeno più grave) sono tutti conseguenze dirette del caldo che il nostro corpo subisce. Molte persone non sopravvivono a infarti del miocardio, asma o malattie renali aggravate dal caldo” Ha dichiarato il dottor Salvatore migliore, direttore unità operativa di epidemiologia delle malattie cronico degenerative.
Una ricerca condotta lo scorso anno ha calcolato che ogni aumento di un grado Celsius della temperatura atmosferica, sopra lo standard locale, aumenta i disturbi legati al caldo del 18%.
Anche le condizioni apparentemente più disparate possono essere aggravate dal caldo. Ad esempio, gli accessi al pronto soccorso per infezioni del tratto urinario e calcoli renali aumentano nelle giornate molto calde.