Non si vedono, non si sentono, non pungono, ma vivono accanto a noi a migliaia, a milioni.
Sono fra gli esseri viventi più antichi sulla terra e possono vivere e crescere in ambienti differenti come le piante, i fiori, gli animali, l’uomo, la terra, sui laghi e sull’acqua salata, nelle case e nei rifiuti organici, nei materassi, nei libri ….
…sono gli “Acari della polvere”, una delle principali cause di allergia respiratoria.
Abitano la Terra da quasi 300 milioni di anni e da recente hanno colonizzato le nostre abitazioni.
Gli acari della polvere sono lunghi circa 0,3 mm, e quindi sono invisibili a occhio nudo. Fanno parte della grande Famiglia degli Artropodi, che sono animali invertebrati provvisti di uno scheletro esterno. Sono privi di una vera testa e privi di occhi, ma ricercano il buio quando sono esposti alla luce. In tutto il mondo, se ne contano all’incirca 150 specie, ma a causare più frequentemente reazioni allergiche sono gli Acari Dermatophagoides. Questi microscopici animali si nutrono principalmente di piccoli frammenti organici che si staccano continuamente dalla superficie cutanea del corpo umano e degli animali domestici. Il nome Dermatophagoides deriva dal latino e significa, infatti, “mangiatori di pelle”.
Di per sé non sarebbero ‘cattivi’: il problema è che hanno un elevato potere allergizzante e, se il bambino risulta allergico, possono causargli parecchi fastidi.
Hanno un ciclo vitale di circa un mese e mezzo, durante il quale depongono le uova (circa 50 ogni femmina), rilasciano le loro feci ed infine i resti del loro corpo, tutte fonti in cui sono contenuti gli allergeni, cioè le sostanze che possono provocare allergie. In ogni grammo di polvere sono presenti da 2.000 a 15.000 acari.
L’allergia agli acari della polvere appartiene al gruppo delle allergie perenni, che si manifestano cioè tutto l’anno.
La presenza degli acari della polvere non è comunque indice di sporcizia; se ne trovano anche nelle case più pulite e non è facile, anzi è impossibile, disfarsi completamente di loro. Essi sono presenti soprattutto nei cuscini, nei materassi, nei tappeti, nei pupazzi di peluche e in tutti quegli ambienti in cui la temperatura è di 20-30° e l’umidità è tra il 70 e l’80%. Ambiente ideale per la loro riproduzione, anche se sono molto resistenti quando si trovano in condizioni per loro disagiate. Chiaramente, la migliore soluzione per combattere l’allergia alla polvere di casa sarebbe evitare il contatto con le particelle che la compongono e, soprattutto, con gli acari. I tappeti sono un ricettacolo di acari. Se è possibile, è meglio rinunciare ad essi, almeno nella stanza da letto, ed abolire la moquette. Un occhio attento anche al mobilio: sempre meglio poltrone e divani in legno e pelle, anziché di tessuto, e librerie chiuse, anziché mensole, e niente soprammobili.
Negli ultimi anni è aumentato il numero di bambini che soffre di riniti allergiche (20-30% della popolazione pediatrica) e di asma bronchiale (15-20%). Circa il 70% di queste patologie respiratorie pediatriche hanno come causa gli acari della polvere
Per risolvere l’allergia da acaro, e scongiurarne il peggioramento, occorre innanzi tutto una bonifica ambientale e attuare le norme di prevenzione. Bisogna, inoltre, sottoporre i bambini affetti da rinite e/o asma a semplici test cutanei (prick test) e, in caso di positività, anche all’immunoterapia desensibilizzante. La terapia viene fatta in casa per due-tre anni con la somministrazione di gocce sublinguali. A questa va associata, a volte, una terapia sintomatica con schemi controllati dal pediatra.
Dottor Antonino Bianca Pediatra
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