Rapina a Di Pietro, fissata l'udienza in Cassazione: in appello due condanne
Secondo le accuse, furono loro ad attendere che l'esercente effettuasse la chiusura serale del punto vendita di Macchitella, per poi aggredirlo mentre faceva ritorno a casa

Gela. La vicenda giudiziaria scaturita dalla rapina all'esercente Nunzio Di Pietro sarà valutata dai giudici della Corte di Cassazione. È stata fissata l'udienza sulla base dei ricorsi presentati dai difensori degli imputati. In appello, così come davanti al gup in primo grado, vennero pronunciate condanne, a sei anni e otto mesi per Diego Rinella e a sei anni e quattro mesi per Carmelo Ascia. Secondo le accuse, furono loro ad attendere che l'esercente effettuasse la chiusura serale del punto vendita di Macchitella, per poi aggredirlo mentre faceva ritorno a casa. Portarono via i soldi dell'incasso e ciò che Di Pietro aveva con sé. Insieme ai familiari è titolare di supermercati. Secondo i difensori degli imputati, gli avvocati Cristina Alfieri e Marco Granvillanno, mancherebbero i presupposti per contestare la rapina. Il commerciante ebbe bisogno del trasferimento in ospedale. Gli investigatori arrivarono ai due coinvolti analizzando le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.