60.099 gelesi sono chiamati alle urne, 3 detenuti voteranno dal carcere

 
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Gela. Entra nel vivo la macchina organizzativa delle elezioni legislative per il rinnovo del parlamento. In città sono 71 le sezioni suddivise in dieci diversi plessi oltre a una speciale allestita dentro il carcere di contrada Balate dove solo tre detenuti hanno ottenuto il diritto al voto.

Complessivamente saranno 60099 i gelesi chiamati alle urne per il rinnovo della camera dei deputati, di cui 21095 di sesso femminile e 29004 maschile. Per il senato il totale degli elettori gelesi è di 52784, suddivisi in 27481 donne e 25303 uomini.

In entrambi i casi, 13 di tutti i cittadini gelesi aventi diritto non potranno votare perché risiedono in paesi dove non è stata stipulata un’intesa con l’Italia.

Solo grazie all’ufficio elettorale del comune, coordinato da Fernando Incardona, è stato possibile concedere il diritto al voto a due militari gelesi impegnati in una missione a Kabul in Afghanistan.

Sono state rigettate le richieste avanzate da 20 detenuti nel carcere gelese mentre i gelesi in prigione nelle altre strutture penitenziarie della penisola che potranno votare sono complessivamente 25. Sono 50 gli elettori che potranno esprimere le loro preferenze tramite posta pur essendo residenti in paesi non iscritti all’Aire (Anagrafe italiana residenti all’estero).

In questa circostanza l’ufficio elettorale ha concesso l’autorizzazione di concerto con il ministero dell’Interno e le ambasciate locali. Si vota con orario continuato dalle 7 alle 22. Lunedì, invece, dalle 7 alle 15. Lo spoglio avverrà immediatamente dopo la chiusura dei seggi.

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