50 euro per “comprare” il silenzio dei poliziotti, condannato conducente bus

 
0

Gela. Era accusato d’istigazione alla corruzione per aver offerto circa cinquanta euro, allo scopo di fargli chiudere un occhio, agli agenti di una pattuglia del locale distaccamento della polizia stradale di via Zucchetto.

Così, il giudice Paolo Fiore, affiancato dai colleghi Manuela Matta e Fabrizio Molinari, ha condannato ad un anno di reclusione, con pena sospesa, il polacco Marcin Szklanowsky.
L’uomo, conducente di autobus per conto di un’azienda che si occupa dei collegamenti tra la città e diversi comuni polacchi e romeni, venne fermato e sottoposto a controlli durante una normale attività di perlustrazione organizzata dagli agenti della stradale.
Gli stessi poliziotti, però, decisero di sanzionarlo, con un verbale da oltre cinquecento euro, dopo aver individuato diverse irregolarità. Stando alla ricostruzione degli investigatori, a questo punto, il conducente allungò una banconota da cinquanta euro tra le mani di uno degli agenti. Il tentativo di coprire le irregolarità, però, non avrebbe prodotto l’esito sperato.
Scattò immediata la denuncia nei confronti dell’uomo. La difesa, rappresentata in aula dall’avvocato d’ufficio Carmelo Brentino, ha cercato di limitare i danni per l’imputato. Il legale, infatti, ha giustificato il tentativo di pagamento messo in atto dall’imputato al solo scopo di pagare immediatamente il verbale d’infrazione. La scarsa conoscenza della lingua, secondo l’avvocato, avrebbe tratto in inganno il conducente.
Quindi, nessun tentativo di corruzione ma solo l’intenzione di pagare una parte del verbale. La tesi difensiva, però, non è stata accolta dalla corte che, su richiesta del pubblico ministero Elisa Calanducci, ha scelto di condannare il conducente d’autobus.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here